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Michelin Alpin 4: winter test drive

Di Fabrizio Brunetti
Pubblicato il 14 dic 2012
Michelin Alpin 4: winter test drive
Con la dinamica Mercedes Classe A il test degli Michelin Alpin da Milano a Courmayeur e ritorno.

Con la dinamica Mercedes Classe A il test degli Michelin Alpin da Milano a Courmayeur e ritorno.

Tempo ideale per un test drive di pneumatici invernali Michelin Alpin di nuova generazione, montati su una carovana di Mercedes Classe A, per mettere alla prova la nuova compatta di Mercedes su tutti i tipi di strada, con temperature variabili tra +2° e -18°.

Freddo, sole, residui di neve a Milano, dove prendiamo in consegna la Classe A, una 200 CDI con il cambio manuale a 6 rapporti, cerchi da 18 e pneumatici invernali Pilot Alpin 4 (quelli per vetture ad alte prestazioni). Temperatura poco sopra lo 0° per il bel sole della tarda mattinata, ideale per testare gli invernali Michelin su una compatta dinamica come la nuova Classe A.

Partenza nel traffico milanese per arrivare all’imbocco autostradale. La Classe A è quella che già conosco, compatta, abbastanza rigida, cambio con innesti corti, frizione non affaticante, plancia a due grosse palpebre con strumentazione chiara, buon navigatore, qualche comando può essere attivato involontariamente nella consolle centrale della plancia, troppo affollata.

>> Guarda le immagini del test drive Michelin Alpin 4

In autostrada, per i 200 km che ci separano da Courmayeur, il 1.800 diesel da 136 cv della 200CDI spinge fluido, silenzioso senza vibrazioni. Sul terreno meno favorevole agli pneumatici invernali le prime impressioni sulla nuova gommatura winter di Michelin. La differenza rispetto agli estivi è appena avvertibile, essenzialmente in una leggera gelatinosità che rende meno preciso il controllo direzionale. Le termiche hanno maggior grip, ma proprio per questo sono più morbide e meno precise nella guida veloce su terreno asciutto.

Nel Michelin Alpin di nuova generazione, il compromesso tra grip e rigidità ha un punto di equilibrio davvero elevato e questo progresso si apprezza ancor di più con la gommatura sportiva sul cerchio da 18 che dovrebbe amplificare la differenza tra termica ed estiva nella guida autostradale.

La Classe A mantiene un comportamento sicuro e confortevole, solo appena meno preciso. Usciamo dall’autostrada ad Aosta per inerpicarci su, a quota 1.700, verso Morgeux, per i tornanti di un impegnativo misto, inizialmente pulito e mano a mano che saliamo sempre più spesso coperto da neve, ghiaccio e brecciolino. La A resta in aderenza impeccabile anche nei difficili, improvvisi cambi di fondo tra ghiaccio, neve e asfalto.

Le caratteristiche dell’autotelaio e i sistemi di assistenza sono un punto di forza della compatta Mercedes a trazione anteriore; retrotreno a bracci multipli, servosterzo elettromeccanico con funzioni di assistenza, ESP e controllo di trazione (XTC) certo aiutano, ma senza una superficie di contatto col terreno di caratteristiche elevate sarebbe impossibile assicurare l’aderenza con quelle condizioni di fondo.

>> Guarda le immagini della nuova Mercedes Classe A 2012

I Michelin Alpin 4 mantengono invece una presa costante su ogni tipo di terreno, adattando continuamente le superfici di contatto. Il massimo di criticità avvertibile è un leggero scodinzolamento del retrotreno, non di trazione, in uscita curva, quando le posteriori trovano il micidiale mix tra neve, ghiaccio e brecciolino. In cima a Morgeux, breve ristoro a – 9° e con una micidiale tramontana che amplifica l’effetto gelo. Scendiamo, si fa per dire, a 1400, verso Courmayeur, tra gli abeti innevati.

La discesa, con le scalate e frenate, è il terreno più insidioso; e invece tutto scorre liscio senza sorprese, le Alpin fanno più di quello che ci si aspetta da loro e curva dopo curva aumenta la confidenza e il limite. Anche troppo sorprendentemente facile, attenti a non lasciarsi prendere la mano, ma si perde la percezione del limite e il timore della perdita improvvisa di aderenza. Arrivo, in tutta sicurezza, a Courmayeur ai piedi del Monte Bianco, in uno scenario spettacolare ed esaltato dai colori dell’imbrunire.

Breve conferenza stampa dei due partner del test: Mercedes-Benz per le caratteristiche avanzate della nuova classe A, partita già con 6.000 prenotazioni in Italia nei porte aperte e che ha ormai raccolto oltre 75.000 ordini nei pochi mercati in cui è già iniziata la commercializzazione. La A a due volumi è peraltro la capostipite di una nuova famiglia di Mercedes compatte a trazione anteriore (e integrale) da cui nasceranno, già l’anno prossimo il coupé a 4 porte CLA, la cui concept è stata mostrata al Motor Show, la cattivissima supersportiva A 45 AMG con il 2 litri turbo che erogherà 340cv (170 cv/litro!), la 4matic, con una trazione integrale completamente riprogettata, e il SUV compatto GLA.

Per Michelin, vengono illustrate le caratteristiche, esclusive della nuova generazione Alpin 4, per piccole e medie, Pilot Alpin 4, per sportive e alto di gamma,  Latitude, per SUV e 4×4. Il claim è “Ridge-n-Flex“, la caratteristica cioè di conciliare in modo ottimale rigidità e flessibilità nelle gomme che lavorano a temperature basse e condizioni di aderenza variabili ed estreme. La quarta generazione di Alpin lo fa con “Maxi Edge”, massimizzazione degli intagli sul battistrada in termini di numero di lamelle e spigoli, “StabiliGrip” delle esclusive lamelle autobloccanti che limitano la gelatinosità nella deformazione di pneumatici termici, ed “HelioCompound”, mescola al silicio di nuova generazione che garantisce maggior aderenza non a scapito della direzionalità e della durata.

Michelin è marchio premium negli pneumatici, i suoi prodotti costano cari, ma se la sola superficie di contatto che un’auto ha è quella degli pneumatici, è tanto più importante che in situazioni di aderenza particolarmente critiche la qualità, la sicurezza e le caratteristiche del contatto siano al massimo livello.

Partenza al mattino, a -18°, per il rientro a Milano. Cambiamo vettura per testare l’automatico doppia frizione 7G-DGT. La 180 CDI, 116cv, non sfigura in fluidità con la più potente 200, ben assecondata dal doppia frizione, con leve al volante per l’utilizzo in manuale e tre regolazioni per il drive in automatico.

Anzi in condizioni di aderenza critica l’automatico, che addolcisce e ottimizza senza strappi i cambi di rapporto, esalta le caratteristiche di sicurezza dell’accoppiata classeA/Alpin 4.

In autostrada la 180 non soffre complessi d’inferiorità rispetto alla sorella da 136cv e all’arrivo nel traffico intenso dell’ingresso a Milano, l’automatico facilita la marcia in colonna con i continui stop e ripartenze. 480 km, percorsi nelle condizioni stradali più diverse, un test che conferma le ottime caratteristiche della classe A e la superiore qualità della nuova generazione di pneumatici invernali di Michelin.

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