Germania: Audi, Bmw e Mercedes, è boom!
Il repentino aumento delle vendite di Audi, Mercedes e BMW ha portato a una carenza di personale. Risultato: annullate le ferie a molti dipendenti
Lasciata la crisi alle spalle, l’industria automobilistica tedesca ha ripreso a marciare, per la gioia dei costruttori e del fisco che può tornare a incamerare euro. Un po’ meno contenti, forse, sono quei dipendenti di Audi, Mercedes e Bmw che sono stati costretti a rinunciare alle ferie o a ricorrere a turni straordinari anche di sabato per far fronte alla pioggia di ordini in arrivo da tutto il mondo, Cina e Stati Uniti in particolare, dove i 3 brand tedeschi sono uno status symbol.
A Ingolstadt, città della Baviera dove si trova la sede Audi, gli ordini superano di gran lunga i livelli produttivi della catena di montaggio pianificati dal management aziendale. Stessa cosa a Stoccarda – sede della Mercedes – e a Monaco di Baviera, città che ospita il quartier generale BMW, dove fervono serrati incontri coi sindacati per trattare su come prolungare l’orario di lavoro.
Anche se i vertici aziendali non parlano di crisi finita, ammettono che un aumento così repentino nelle vendite non si era mai visto al punto che in un batter d’occhio sono stati raggiunti gli stessi livelli pre crisi e nelle fabbriche tedesche sono state estese le garanzie contro i licenziamenti.[!BANNER]
Incredibile il caso Bmw: dopo aver completato una lunga trattativa coi sindacati per lasciare a casa migliaia di dipendenti, ora si è trovata nella necessità di assumere ben 5.000 lavoratori interinali (contro i 1.800 Mercedes) mentre altro personale specializzato è ricercato in fretta e furia.
I modelli più richiesti? Oltreoceano sono raddoppiate le richieste della Audi Q7, in Cina delle Mercedes Classe S (più 41% a maggio) e della Bmw Serie 7 (più 34%). Paradossalmente queste 3 Case sono quelle che nel corso del 2009 hanno beneficiato meno degli incentivi statali alla rottamazione
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