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Italiani alla guida: prudenti e verso il futuro

Di Redazione
Pubblicato il 21 gen 2010
Italiani alla guida: prudenti e verso il futuro
L'indagine SWG-Europ Asssitance offre uno spaccato sugli automobilisti del Belpaese. Tra le preferenze, auto di piccola cilindrata

L’indagine SWG-Europ Asssitance offre uno spaccato sugli automobilisti del Belpaese. Tra le preferenze, auto di piccola cilindrata

Dell’auto non riescono a fare a meno, preferiscono quelle di piccola cilindrata, chiedono delle innovazioni che possano rendere la guida più sicura. Questi sono gli italiani e le quattro ruote, così come li ha tratteggiati l’indagine condotta dall’istituto SWG per conto di Europ Assistance, azienda ai vertici nel settore dell’assistenza privata.

Il lavoro mette a confronto le abitudini, i comportamenti, le opinioni e le aspettative di tutte le 21 regioni. Ne viene fuori che l’italico automobilista normalmente guida un’auto compatta (il 50% del campione), e tende a conservarla per parecchi anni: il 26% delle immatricolazioni risale a prima del 2000, e soprattuto al Sud scarseggiano gli esemplari in linea con le normative Euro 4, Euro 5. Cresce la sensibilità ambientale, un uomo su tre sceglie modelli ecologici, però dall’altra parte il 58% degli intervistati non spegne il motore quando si trova in coda.

Un dato è certo: ai quattro angoli dello stivale l’automobile viene considerato il mezzo principe per ogni tipo di spostamento, soprattutto a breve e medio raggio. Esistono poi diverse tipologie di guida: la maggior parte (72%) si dichiara prudente, abbiamo  poi i rilassati, gli sportivi, quelli attenti ai consumi, e un 12% di nervosi. [!BANNER]

A livello di gusti, 36 persone su 100 preferiscono optare per l’acquisto di un marchio italiano, mentre se si volge uno sguardo verso il futuro, le parole d’ordine sono tecnologia e sicurezza. Tra i gadget più richiesti ecco ai primi posti l’introduzione di un dispositivo in grado di offrire un servizio di soccorso a chiamata (54%), o magari un segnalatore di pericolo imminente (48%), un sistema di diagnostica dei guasti (45%) e uno screening dello stato di salute del guidatore (42%). E quali risultano invece le scelte a livello assicurativo? I residenti al nord si avvicinano sempre più alle polizze on-line, mentre i 3/4 del campione ignora la possibilità di corrispondere tariffe in base all’utilizzo effettivo del mezzo, attraverso la formula  “Pay as you drive”.

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