Governo Meloni mossa shock: per il parco auto si sceglie un'italiana

Una nuova era si apre per il parco auto istituzionale italiano: il Governo Meloni sceglie di voltare pagina e di affidarsi all’eccellenza del made in Italy con l’introduzione delle Alfa Romeo Tonale ibride. Un cambiamento significativo che vede le Ford Focus uscire di scena per lasciare spazio a sei nuove Tonale 1.5 Hybrid, in linea con le esigenze di modernità e sostenibilità.

La decisione, come chiarito da Palazzo Chigi, si basa su considerazioni tecniche nell’ambito dell’Accordo quadro Consip, ma non manca di assumere un forte valore simbolico. Il leasing delle nuove vetture, affidato a Leasys, prevede un canone mensile di 463 euro per ciascuna auto, circa 100 euro in più rispetto al precedente contratto. Una scelta che sottolinea la volontà di investire in un prodotto italiano, simbolo di innovazione e tradizione.

La premier Giorgia Meloni, già nota per il suo apprezzamento verso il marchio del Biscione, ha scelto di proseguire su questa strada, puntando su un modello che unisce prestazioni elevate e attenzione all’ambiente. Non è un caso che questa decisione giunga in un momento cruciale per il gruppo Stellantis, impegnato in un dialogo con il Parlamento sulle strategie di rilancio del settore automobilistico italiano. Tuttavia, Palazzo Chigi ha smentito qualsiasi correlazione diretta, ribadendo la natura tecnica della scelta.

Nel corso degli anni, le auto blu della presidenza del Consiglio hanno rappresentato un vero e proprio specchio dei tempi, passando da modelli iconici come l’Audi A6 alla Fiat 500 spiaggina. Oggi, con le Tonale, si inaugura un nuovo capitolo, all’insegna dell’italianità e dell’innovazione. Questa mossa rappresenta un passo importante non solo per l’immagine del governo, ma anche per rafforzare la fiducia nel settore automotive nazionale.

Il leasing auto governo con le nuove Alfa Romeo Tonale segna quindi una svolta non solo tecnica ma anche culturale, in un panorama sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate. Un esempio concreto di come il connubio tra tradizione e innovazione possa tracciare la strada per il futuro del parco auto istituzionale.