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GP Monaco 2012: Webber davanti a tutti

Di Leopoldo Canetoli
Pubblicato il 28 mag 2012
GP Monaco 2012: Webber davanti a tutti
L'australiano vince sulle strade del Principato, mentre Alonso va a podio mantenendo saldo il primo posto in classifica piloti.

L’australiano vince sulle strade del Principato, mentre Alonso va a podio mantenendo saldo il primo posto in classifica piloti.

Sei gare del Mondiale 2012, sei diversi vincitori. E la Ferrari di Alonso in testa alla classifica piloti. Detta così sembrerebbe una stagione incredibile. E incredibile infatti lo è, per i piloti, per i tecnici, per gli appassionati che non ci capiscono più niente.  In più aggiungi una splendida pole position del vecchio Schumacher…

Le Red Bull dovevano, sulla carta, essere le vetture da battere. E almeno fino a qui ci siamo, visto che in effetti l’unica squadra che ha ottenuto due vittorie, una per ciascun pilota (che danno anche la supremazia nel Mondiale Costruttori) è proprio la Red Bull. Mentre la Ferrari, che esce da un campionato 2011 scomodo,  si mantiene tranquillamente al comando della classifica piloti con Alonso.

Aspettarsi qualcosa di nuovo dal GP di Monaco, incontestabile roulette della serie, era forse pretendere troppo. Anche quest’anno la prova di “precisione” tra i guardrail del Principato si è risolta in una gara monotona, un trenino sia pure velocissimo, ma sempre trenino era. Colpa degli stint lunghi, delle poche soste ai box? Ma chiunque, conoscendo la lunga pit lane, avrebbe consigliato il minimo delle soste. E così è stato, una sola sosta per la maggior parte dei concorrenti.

Il via, con la strettoia alla Santa Devota, è sempre un passaggio da non perdere. E anche quest’anno la carambola c’è stata. Tutti sanno che in quattro alla volta non si passa indenni da quella curva. Così, dopo Webber e Rosberg che non hanno sbagliato la partenza, si sono scatenati in troppi all’interno di questa curva, cercando di infilare Hamilton che sembrava non fosse partito molto bene.

Ci ha provato Alonso, che all’interno di Grosjean ha finito per andare in contatto col francese, mentre Schumacher che era ancora più esterno si è buscato anche lui una ruotata. Chi ci ha rimesso è stato Grosjean che è finito in testacoda attraversando la pista. E gli è andata molto bene visto che nessuno lo ha tagliato a metà…

Sperare di vedere dei sorpassi era pretendere un po’ troppo (a parte quelli grazie al pit stop, come ha fatto Alonso nei confronti di Hamilton) per cui tutti in fila sperando nell’errore di chi li precedeva. Ma di errori ce ne sono stati pochi, e quindi niente sorpassi.

Ancora una volta le strategie hanno giocato una funzione fondamentale. Vettel, partito con pneumatici soft (non i super soft degli altri) ha macinato una metà gara velocissima prima dell’ultimo cambio gomme. A quel punto sono cadute poche gocce di pioggia, mentre noi telespettatori speravamo in qualcosa di più. Piloti attentissimo, tempi sul giro più alti, me il trenino dei primi sei non è cambiato fino alla bandiera a scacchi.

Così Webber, in testa per tutta la gara, è salito sul podio per la coppa più grande, davanti a Rosberg e Alonso che ora guida da solo il Mondiale con 76 punti. Felicissimo il pilota di Oviedo: “L’obbiettivo era finire davanti a Vettel e ai rivali diretti -ha commentato a fine gara – devo dire che andando corsa dopo corsa ci si concentra sui vari avversari, e tra questi c’è anche Mark che è secondo a soli tre punti. Ci sono sviluppi costanti nelle macchine e può succedere di tutto, non si può sapere chi sarà in pole la prossima volta”.

Che sarà in Canada, dove le Ferrari si sono spesso comportate bene. Speriamo.

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