GP Spagna: vince Hamilton, male le Ferrari
Sul circuito di Montmelo le monoposto Mercedes conquistano un’altra doppietta.
Qualcuno a Maranello, forse rincuorato dalla miglior prestazione della Ferrari in Cina, aveva azzardato il futuro della Rossa prevedendo una “rinascita” per le tre gare che sarebbero venute, leggi Spagna, Monaco e Canada…
Purtroppo non è andata così… anzi le Ferrari al Montmelò non si sono proprio viste. Raikkonen è stato addirittura doppiato, Alonso nella gara di casa, c’è andato vicino. Un vero guaio per le migliaia di tifosi castigliani che erano accorsi per applaudirlo, memori della gara della stagione scorsa.
Che le Mercedes fossero le macchine da battere lo si sapeva, e lo si era visto già dalle prove. Era una questione di famiglia, che Hamilton ha regolato a suo piacimento, dalle prove a tutta la gara, precedendo il compagno Rosberg che ora in classifica è costretto a fare da inseguitore con sei punti di svantaggio.
Disarmante la facilità con la quale i due se ne sono andati, mai impensieriti da chiunque, e in grado alla fine di impegnarsi in una specie di inseguimento che pareva comunque ben gestito dal muretto box.
In una gara noiosa, priva di sorpassi tra i primi attori, c’è stata da sottolineare la buona prestazione delle Red Bull, con Ricciardo finalmente sul podio (quello di Melbourne gli ere stato tolto…) e con Vettel che dalla quindicesima posizione è giunto quarto stabilendo anche il giro più veloce. Ma lo ripetiamo sempre ben lontani dai primi.
Si è rivista una Lotus decisamente più vivace, mentre delle McLaren neppure l’ombra. Come peraltro delle Ferrari, penalizzate da una scarsa velocità di punta, che a Barcellona diventa sostanziale. Alonso lo ha ammesso a fine gara senza mezzi termini, sostenendo che novità arriveranno presto (qualcuno comincia a parlare di Newey a Maranello, visto che la sostituzione del povero Domenicali non ha prodotto proprio un bel niente) mentre Raikkonen se l’è cavata col solito grugnito.
Una gara incolore, ma non solo per la mancanza di competitività delle Ferrari. E ora si va a Montecarlo dove la velocità conta sì, ma la faranno da padrone le migliori soluzioni delle “power unit”, leggi motori, compressori ed elettronica in genere, che in accelerazione, in uscita dai tornanti, e con un pesante carico alare, saranno gli elementi da osservare con più attenzione.
Sarà in GP di Monaco un GP lotteria, una roulette, o ancora le Mercedes detteranno legge su tutti? Nico Rosberg a Montecarlo ci vive, tutte le mattine si fa un giretto a piedi per il tracciato, avrà il dente avvelenato col compagno di squadra. Hamilton da parte sua ama sfiorare i muretti e i cordoli a duecento all’ora…Ricciardo per esempio non conosce il tracciato. E le Red Bull, e le Lotus?
Monaco sarà tutta da vedere, come ilo GP del Canada subito dopo. Un GP pesante per i consumi e per i freni. Ma dove i motori, che quest’anno dettano legge, saranno l’elemento più importante per ottenere un buon risultato.
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