Growler E: concept ispirata alla Jaguar E
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Commissionata in esemplare unico, la Growler E potrebbe essere realizzata in piccolissima serie. Sviluppo stilistico della svedese Vizualtech.
Da 500 mila a 950 mila euro. Questopotrebbe essere l’importo che, se sarà realizzata in una piccolissima serie, ci si attenderebbe per l’acquisto di un esemplare della Growler E, concept finora concepita come esemplare unico che riprende in larga parte i dettami stilistici della Jaguar E.
La vettura, sviluppata in questi mesi dalla svedese Vizualtech, studio di ingegneria con a capo il designer Bo Zolland, e con la collaborazione del progettista free lance Robert Palm, dopo essere stata svelata, nelle scorse settimane, nelle sue linee principali, adesso sembra avviata a un processo produttivo, destinato a concretizzarsi nel 2012.
Il “merito”, in questo caso, va al desiderio di un collezionista svizzero, il quale ha commissionato a Vizualtech la realizzazione di questa coupé a due posti dallo stile volutamente rétro. Anzi, che si ispira chiaramente alla Jaguar E, uno dei modelli – simbolo della Casa inglese, che in occasione del Salone di Ginevra festeggia quest’anno i suoi 50 anni.
Non sappiamo se questo avvenimento abbia costituito l’idea di base del progetto Growler E; in ogni caso, è un aspetto marginale della vicenda. Gli argomenti più ghiotti sono da ricercare nella scelta delle linee, nella ricercatezza di un progetto di per sé unico, che si ispira a una delle vetture più famose della storia e, nello stesso tempo, vuole rinnovarne la proposta: un risultato difficile da realizzare.
In effetti, a un’analisi più attenta, il design prende come punto di riferimento non soltanto la Jaguar E, peraltro lo stile dominante (dalla presa d’aria anteriore alla coda), ma anche altri modelli tra i più celebri della tradizione sportiva Jaguar: dalla XK120 alle più recenti coupé.
Quanto ai materiali, la Vizualtech ha indicato che la carrozzeria sarà realizzata con l’impiego di materiali compositi, e concepita in modo da essere fissata a un complesso telaio, che comprende una parte centrale in carbonio e due telaietti (anteriore e posteriore) in traliccio di tubi, studiati per sorreggere il gruppo propulsore (motore, cambio, trasmissione), le sospensioni e lo sterzo. Una soluzione che si ispira alla tecnologia telaistica delle vetture Sport prototipo.
La meccanica è quella che equipaggia la XKR: questo significa che, sotto il cofano in carbonio, troverà posto il V8 da 5 litri della più performante coupé di Coventry, sovralimentato, che – opportunamente riveduto – aumenterà la potenza del 18%: da 510 a ben 600 CV. Così sviluppata, la vettura – secondo la stessa Vizualtech – scatterà da 0 a 100 in meno di 4 secondi.
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