Gruppo FCA: 1 miliardo di dollari di investimenti in USA
Scambio di ringraziamenti tra il Presidente eletto Donald Trump e Sergio Marchionne per gli investimenti del Gruppo FCA negli USA.
Il Gruppo FCA (Fiat-Chrysler) ha annunciato che investirà un miliardo di dollari negli stabilimenti degli Stati Uniti: questa operazione creerà ben 2 mila posti di lavoro in Michigan e in Ohio. La decisione di FCA è stata accolta con gioia dal Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha espresso la sua gratitudine nei confronti di “Fiat C” tramite un Tweet.
“Fiat Chrysler ha appena annunciato investimenti pari ad un miliardo di dollari in Michigan e Ohio – si legge nel Tweet di Trump – aggiungendo 2 mila posti di lavoro. Questo annuncia arriva dopo la notizia diffusa da Ford la settimana scorsa relativa ad un piano di espansione in Michigan e negli Usa, invece della costruzione di uno stabilimento da un miliardo di dollari in Messico. Grazie Ford e Fiat C!“.
La replica dell’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, non si è fatta attendere: “Lo ringrazio di cuore per averci ringraziato. Il nostro è un atto dovuto al Paese – queste le parole del manager italo-canadese che ha aggiunto – Non ho parlato con il presidente eletto e non ho parlato con il suo staff. Il nostro investimento da 1 miliardo di dollari negli Stati Uniti non è legato a Trump. Il resto sono tutte speculazioni”.
Marchionne, nonostante sia stato visibilmente compiaciuto dai complimenti ricevuti da Trump, preferisce comunque non sbilanciarsi:”Non sappiamo ancora esattamente cosa cambierà. È un territorio nuovo per tutti, nessuno ha mai avuto un presidente che twitta. Trump è il presidente, noi siamo costruttori e ci adatteremo alle future decisioni del Governo”. Il CEO di FCA non nasconde infatti che l’operazione relativa agli investimenti negli stabilimenti USA era prevista da tempo, inoltre proprio nel corso del Salone di Detroit, Marchionne ha specificato che si tratta della continuazione di una riorganizzazione degli impianti per spingere ulteriormente “l’internazionalizzazione della Jeep“.
Per quanto riguarda le manacce di Trump relative ad un’eventuale introduzione di pesanti dazi doganali a chi produce fuori dal territorio degli Stati Uniti, Marchionne ha specificato che: “Ci adegueremo quando le regole cambieranno, se cambieranno. Non abbiamo scelta. Ci vuole tempo per adeguarsi ma per ora sono solo speculazioni su quello che farà. Aspettiamo”. Con queste parole, il boss di Fiat Chrysler Automobiles ha quindi lasciato intendere che gli impianti messicani di Toluca (dove a partire dalla fine di questo mese inizierà la produzione della nuova Jeep Compass) e quello di Saltillo (dove vengono prodotti propulsore e pick up) nel prossimo futuro potrebbero essere a rischio chiusura.
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