Come guidare nel traffico con l'auto? Guida per farlo in sicurezza
Come guidare in auto nel traffico? Ecco una domanda che interessa milioni di utenti. In effetti, se si guida nel traffico con attenzione, rispetto, calma e prudenza si può stare a buon diritto certi che si sta guidando in sicurezza. E questa è una regola d’oro che tutti devono osservare.
In questa guida analizziamo la delicata questione di come comportarsi in mezzo al traffico, come guidare bene in città (ovvero ciò che distingue il “buon automobilista” dal “bravo automobilista”), quali fattori causano lo stress alla guida e gli strumenti che sono di aiuto a diminuire la tensione, perché è importante evitare le distrazioni, come utilizzare nel modo corretto le corsie di marcia, gli indicatori di direzione, gli specchi retrovisori e la retrocamera, il mantenimento della distanza di sicurezza e l’attenzione nei confronti degli “utenti vulnerabili” (pedoni, ciclisti, motociclisti).
- Perché la guida con il traffico è così stressante?
- Guida con l’auto in mezzo al traffico della città: ecco come fare
- Rimuovi le distrazioni
- Mantieni la tua corsia
- Occhio ai segnali stradali
- Distanza di sicurezza
- Usa le frecce direzionali
- Utilizza specchietti e retrocamera
- Attenzione a pedoni, bici e moto
- Pianifica il percorso
- Come non far spegnere la macchina nel traffico?
Perché la guida con il traffico è così stressante?
La guida nel traffico provoca stress. Si tratta in effetti di una reazione alle più differenti situazioni che si incontrano sulla strada: manovre improvvise (e a volte incoscienti) da parte degli altri utenti, cattive condizioni meteo (pioggia, neve o – peggio – nebbia; ma anche, al contrario, eccessivo calore), i rallentamenti provocati dai cantieri; semafori, rotatorie e “stop”; auto parcheggiate in tripla fila; moto e ciclomotori che sbucano da tutte le parti. Tutti fattori che causano stanchezza e, quindi, stress.
Guida con l’auto in mezzo al traffico della città: ecco come fare
Per la guida nel traffico urbano, una ricetta unica, che sia “migliore” e spazzi via qualsiasi tensione non c’è. Si tratta di un argomento quanto mai soggettivo, e che va analizzato (e trattato) in base alla personalità di ogni automobilista.
Il problema di come resistere quando ci si trova in situazioni di traffico più intenso (che possono accadere in città ma anche fuori, come ad esempio in autostrada) esiste, e va affrontato. Tant’è vero che anche la comunità scientifica ha già avuto modo di studiare questi fenomeni, tanto che a livello accademico esiste da qualche anno la Psicologia del traffico: un ramo della psicologia che, appunto, si incarica di analizzare tutte le casistiche di comportamento quando ci si trova in auto.
Una condotta di guida calma costituisce in effetti il primo importante passo per la sicurezza propria e, soprattutto, altrui.
La calma aiuta ad essere sempre prudenti (che non vuol dire “andare troppo piano”, ma al contrario adeguare la propria velocità alle più varie situazioni di traffico, ai luoghi nei quali ci si trova e ai segnali stradali), a concentrarsi al volante ma senza che ciò possa provocare eccessivo affaticamento, a sapere quando è il momento di allentare la tensione, a “prevedere” le manovre degli altri utenti. Ma andiamo con ordine.
Rimuovi le distrazioni
Nessuna distrazione: quando si guida, si guida e basta. Se si distolgono gli occhi per qualche secondo dalla strada, si percorrono decine di metri (se non centinaia, dipende dalla velocità in quel momento) “alla cieca”. Cosa succederebbe, ad esempio, se mentre siamo occupati ad aprire la pagina dei messaggi nel nostro smartphone un pedone attraversasse la strada all’improvviso, senza che noi ce ne accorgiamo? Ecco una situazione di grande rischio. E lo stesso si può dire per qualsiasi altra azione che non sia inerente alla guida. Accendersi una sigaretta, cercare qualche oggetto nella vettura, “giochicchiare” con i comandi dell’autoradio, del climatizzatore o dei pulsanti dell’infotainment vogliono dire soltanto una cosa: in quel momento, ci si distrae. E si è potenzialmente in pericolo di incidente. Se si necessita di utilizzare spesso il telefono, il navigatore o – più in generale – i servizi di bordo, molto meglio dotarsi di un sistema multimediale con comandi vocali.
Mantieni la tua corsia
Se si eccettuano le strade a doppio senso con due corsie per ogni direzione di marcia (nelle quali è in alcuni tratti possibile procedere per file parallele), in genere si deve utilizzare la corsia di destra, e impiegare quella (o quelle) a sinistra per i sorpassi. È sbagliato, oltre che vietato, occupare una corsia che non sia quella deputata alla normale marcia di tutti i veicoli. Esempio lampante: sulle autostrade a tre corsie, molti automobilisti sono soliti utilizzare quella nel mezzo. Nessuno ha mai capito perché, eppure spesso si incontrano queste situazioni.
Occhio ai segnali stradali
Gli “stop”, i semafori, le strisce pedonali, i limiti di velocità, le righe di separazione delle corsie di marcia rappresentano le guide per una condotta sicura e rispettosa. È sufficiente seguire i segnali stradali, non occorre altro.
- Agli “stop” ci si ferma e si aspetta che le direttrici di traffico nelle quali ci si vuole immettere siano libere;
- Quando il semaforo è sul giallo, meglio fermarsi (senza tuttavia “inchiodare”: nel caso che si stia procedendo a velocità più sostenuta e il “giallo” sia relativamente vicino, è consigliabile disimpegnare l’incrocio);
- Mentre ci si avvicina a un semaforo, è buona norma (oltre che gesto di cortesia) avere già ben presente dove ci si vuole dirigere: in effetti, negli ultimi metri prima di ogni semaforo le righe di mezzeria diventano continue: questo significa che non possono più essere superate;
- A proposito di righe di mezzeria: è bene ricordare che quando sono continue, vanno interpretate come un muro, dunque non possono essere oltrepassate;
- Nelle rotatorie a una corsia per ogni senso di marcia, durante l’immissione bisogna tenersi vicino al margine destro, poi azionare l’indicatore di direzione destro se si vuole prendere la prima uscita a destra, oppure procedere nella rotatoria senza azionare nessun indicatore di direzione (la “freccia” di riferimento va azionata soltanto quando si supera l’uscita che precede quella da prendere);
- Nelle rotatorie a due o più corsie, chi vuole uscire verso destra deve immettersi in rotatoria tenendosi vicino al margine destro, e azionare l’indicatore di direzione destro se vuole prendere la prima uscita, oppure – come sopra – azionare la freccia dopo che si è superata l’uscita che precede quella da prendere. Chi deve proseguire dritto si immette nella rotatoria tenendo sempre la corsia di destra e senza azionare nessuna freccia, salvo farlo quando si è superata l’uscita che precede quella da prendere. Se si vuole svoltare a sinistra, ci si immette nella rotatoria tenendo la sinistra, con la “freccia” di sinistra accesa, e poi ci si sposta – con un certo anticipo – verso destra (azionando sempre l’indicatore di direzione al momento giusto) man mano che ci si avvicina all’uscita.
Distanza di sicurezza
Mantenere un’adeguata distanza dal veicolo che precede è uno degli accorgimenti di maggiore importanza quando si è alla guida: con la distanza di sicurezza, si riduce di molto il rischio di tamponamenti. La valutazione della distanza di sicurezza deve tenere conto di diversi fattori:
- Prontezza di riflessi del conducente;
- Tipo del veicolo e condizioni di efficienza (usura degli pneumatici e dei freni, peso della vettura, carico a bordo);
- Velocità;
- Visibilità;
- Condizioni del traffico;
- Condizioni atmosferiche;
- Stato del manto stradale.
In linea di massima, la giusta determinazione della distanza di sicurezza segue un semplice calcolo: al doppio della velocità corrisponde uno spazio di frenata quadruplicato. In buona sostanza: se si procede a 50 km/h la distanza di sicurezza adeguata è 25 m, se si viaggia a 90 km/h bisogna tenersi ad almeno 40 metri dal veicolo che precede, e se si viaggia a 130 km/h la distanza di sicurezza dev’essere di almeno 130 metri.
In caso di pioggia, dove la velocità massima consentita è di 110 km/h sulle autostrade e 90 km/h sulle strade extraurbane principali, la distanza di sicurezza deve aumentare.
Usa le frecce direzionali
Come si diceva più sopra, per una guida corretta, prudente e attenta alla sicurezza è bene sapere come utilizzare gli indicatori di direzione. Le “frecce” vanno azionate sempre quando il conducente deve:
- Cambiare corsia o direzione di marcia;
- Immettersi nella circolazione;
- Rallentare e fermarsi;
- Svoltare a destra o a sinistra;
- Effettuare un sorpasso.
Gli indicatori di direzione vanno azionati con un certo anticipo, in modo da permettere agli altri utenti di accorgersene, e vanno mantenuti per tutta la durata della manovra. Nel caso del sorpasso, dopo avere azionato l’indicatore di sinistra, bisogna attivare quello di destra nella fase di rientro.
Le “quattro frecce” vanno utilizzate soltanto in determinati casi:
- Per improvvisa avaria al veicolo che obbliga il conducente a fermarsi in un punto della carreggiata senza piazzola di sosta;
- Se si è costretti a procedere a velocità molto ridotta e dunque si rischia di creare intralcio alla circolazione;
- Quando, in caso di guasto, si scende dalla vettura (con indosso il gilet riflettente!) per sistemare il triangolo di emergenza;
- Nel caso di un improvviso rallentamento della circolazione.
Utilizza specchietti e retrocamera
L’utilizzo degli specchi retrovisori è fondamentale mentre si è alla guida di un veicolo. In special modo sulle strade con elevata densità di traffico (ad esempio in città) e dove la velocità è più sostenuta (come in autostrada), gli specchi esterni e quello centrale permettono – con un colpo d’occhio di una frazione di secondo – di osservare cosa avviene dietro, senza dover distogliere lo sguardo voltando la testa. Per di più, le autovetture di recente produzione dispongono di sensori che avvisano il conducente se un veicolo si trova vicino ad uno degli “angoli ciechi”.
Gli specchi retrovisori, per svolgere al meglio la loro funzione, vanno regolati in modo da offrire una visuale più ampia possibile verso l’esterno, e nel contempo una porzione di fiancata della vettura (è bene puntare lo specchio retrovisore destro leggermente più in basso, in modo da favorire la visuale esterna nei parcheggi).
Per essere sicuri che gli specchi retrovisori sono stati ben “puntati”, c’è il piccolo trucco del farsi superare: se il veicolo che effettua il sorpasso passa gradualmente dallo specchio centrale a quello lato guida, la regolazione è esatta.
La telecamera posteriore per auto, dal canto suo, è un “occhio elettronico” in più: le Case costruttrici le utilizzano per far sì che i conducenti abbiano sempre sotto controllo tutto quello che avviene dietro al veicolo, attraverso le immagini che vengono visualizzate sul display infotainment di bordo. Per facilitare le manovre, le telecamere posteriori vengono corredate con i sensori di parcheggio.
Attenzione a pedoni, bici e moto
Sapere come comportarsi in mezzo al traffico vuol dire anche essere attenti agli “utenti vulnerabili”, cioè i pedoni, i ciclisti e i motociclisti (aggiungiamo anche la micromobilità, come monopattini, segway e monoruota).
Guidare nelle grandi città significa prevedere il comportamento di chi va a piedi, in moto, in bici o sul monopattino: è dunque indispensabile adottare la massima prudenza. I pedoni hanno sempre la precedenza (e, dal 1 gennaio 2022, bisogna fermarsi in prossimità delle strisce pedonali anche quando il pedone, pur senza avere iniziato materialmente ad attraversare la strada, manifesta l’intenzione di farlo), i mezzi a due ruote si tengono in equilibrio su pochi centimetri quadri di gomma, e i rispettivi conducenti circolano “a corpo libero”. Valgono solamente queste considerazioni per accorgersi che la tutela nei loro confronti deve essere massima, ed è bene che inizi dagli automobilisti.
Pianifica il percorso
Per guidare senza stress, un metodo particolarmente valido consiste nell’allestire con cura il tragitto che si sta per compiere. Le numerose App disponibili per gli smartphone (pianificare il percorso con Google Maps o Waze, MyWay o ancora ViaMichelin; e solamente per citare alcune di quelle più conosciute) permettono di preparare in anticipo il percorso, visualizzare gli eventuali itinerari alternativi, conoscere in tempo reale la situazione del traffico, gli eventuali rallentamenti, e anche la durata e il costo del viaggio.
Come non far spegnere la macchina nel traffico?
Una guida fluida aiuta a combattere lo stress. Nelle ripartenze in caso di rallentamenti o code, è bene non far spegnere il motore della vettura (sebbene a volte questo può capitare a chiunque): è sufficiente rilasciare il pedale della frizione lentamente, e nello stesso tempo dosare l’acceleratore. In questo modo, si raggiunge senza problemi quello che i tecnici definiscono “punto di stacco” della frizione, e che permette al veicolo di ripartire senza spegnersi e senza sussulti.
Nelle auto con il cambio automatico “tradizionale” (cioè quello con convertitore di coppia), il discorso è (ovviamente) diverso. Nel caso di una fermata di pochi secondi, si può mantenere la leva in “D” (Drive) e tenere premuto il pedale del freno. Se la sosta è un po’ più lunga (ad esempio al semaforo, o in coda), è consigliabile posizionare la leva in “N” (folle).
Se vuoi aggiornamenti su Guide inserisci la tua email nel box qui sotto: