Una serie di accorgimenti semplici da mettere in pratica ed essenziali per viaggiare in sicurezza e comfort: gomme, alimentazione, climatizzatore.
La stagione estiva, e le settimane di “stacco” vacanziero, necessitano di porre l’attenzione sugli accorgimenti da mettere in atto per una guida confortevole e sicura. Ciò vale per i conducenti come per i passeggeri. Ed a maggior ragione se consideriamo che, secondo un rapporto Coldiretti reso noto all’inizio di luglio, soltanto questo mese sono stati 17,6 milioni gli italiani che sono andati in ferie; e (dati emersi da un recente sondaggio del portale online automobile.it di proprietà del gruppo Ebay) il fatto che il 57% degli italiani intervistati ha dichiarato di volere spostarsi in auto per raggiungere la meta delle proprie vacanze e che per il 53%, una volta giunti a destinazione con treno o aereo, il prosieguo del proprio periodo di villeggiatura prevede l’utilizzo di un’auto. Ecco, quindi, come l’importanza di sapere come comportarsi, per rendere sicuro e piacevole il viaggio per chi guida e per i passeggeri trasportati, riveste un ruolo essenziale.
Aristotele insegna: usare il giusto mezzo
Lasciando per un attimo da parte le tipologie di automobilista psicologicamente più varie (quello sicuro di se che si limita ad una rapida occhiata al proprio automezzo; il superstizioso che non controlla niente perché “Meno si sa, meglio è”; il fatalista che crede nella legge di Murphy secondo cui “Se qualcosa deve andare storto, lo farà”; ma anche, all’estremo opposto, l’iper-pignolo che passa al setaccio il più piccolo bullone ed ogni millimetro di carrozzeria; il trasandato che, fosse per lui che non laverebbe mai la propria auto, figuriamoci “leggere” i livelli dei liquidi e lo spessore dei battistrada perché… non l’ha mai fatto; il maniaco dell’accessorio che approfitta di ogni occasione per regalare alla propria amata vettura i coprisedili “dernier cri”, il coprivolante “così sembra da corsa”, i faretti supplementari), come spesso avviene nelle quotidiane esperienze di vita, saggezza consiglia di affidarsi all’aristotelica teoria del giusto mezzo. Ovvero: non esagerare da una parte, ma nemmeno dall’altra. Occorre buon senso, dunque: il criterio che ci fa rendere conto perfettamente dell’importanza di effettuare i corretti controlli alla propria vettura e, se necessario, provvedere.
Come affrontare i viaggi in sicurezza e in salute
Una indicazione scientifica, citata da una “guida” Pirelli alle vacanze sicure, parla chiaro: chiudersi nell’abitacolo di un’auto con più di 35° C, equivale a mettersi alla guida dopo avere assunto bevande alcoliche. Ciò avviene in quanto le elevate temperature ambientali favoriscono il rallentamento dell’afflusso di sangue verso il cervello, comportando quale conseguenza per il fisico una condizione paragonabile a chi si trovi con un tasso alcolemico di 0,5 g/litro, vale a dire al limite della tolleranza ammessa dal Codice della Strada (art. 186 CdS). All’atto pratico, questo si traduce in una minore prontezza di riflessi con tempi di reazione che si allungano, maggiore rischio di sonnolenza e in generale minore lucidità.
Condizionatore: come usarlo correttamente
Spesso, durante la stagione calda, avviene ciò che gli osservatori considerano “un classico” della quotidiana circolazione: lasciata la propria auto in sosta per diverse ore sotto il sole, e nelle fasi più calde della giornata, al ritorno si hanno difficoltà a salire a bordo, “accomodarsi” (è una parola!) sul sedile rovente, ed impugnare un volante altrettanto caldo. Un valido accorgimento, qualora non sia stato proprio possibile cercare un posto ombreggiato, consiste nel ricorrere ai pannelli parasole, acquistabili per pochi euro presso qualsiasi negoziante (anche generico e “low cost”); oppure – ma anche in aggiunta, che male non fa – tenere a portata di mano vecchi lenzuoli (in tinte chiare) a coprire cruscotto, plancia e sedili, oppure da collocare “appesi” all’interno dei finestrini. Al momento di aprire le porte, è bene tenerle spalancate per almeno trenta secondi, in modo da far defluire rapidamente l’aria calda rimasta all’interno dell’abitacolo, ed avvicinare il più possibile la temperatura interna a quella esterna. Effettuata questa operazione, teniamo da conto il condizionatore, che non va azionato immediatamente, ma soltanto dopo alcuni istanti “propedeutici” nei quali ad un primo rinfresco ha pensato il “comune” ventilatore.
Attenzione alle temperature e ai liquidi
Un piccolo accorgimento di rapporto fra il calore esterno e dell’abitacolo: se la temperatura della giornata sia, mettiamo, di 30° C, gli esperti di Pirelli consigliano di impostare la temperatura interna a non meno di 21° C. Ciò risulta di valido aiuto non soltanto per far sì che il veicolo non consumi eccessivamente, ma anche – e soprattutto – per evitare uno sbalzo termico, che è potenzialmente dannoso per la salute. Ove disponibile (tuttavia ne è provvista la maggior parte delle autovetture), la funzione “Auto” costituisce la scelta più indicata per uniformare la temperatura nell’abitacolo. Meglio, poi, evitare il posizionamento delle bocchette di aerazione direttamente sul corpo: ciò aiuta a ridurre il rischio di incorrere in fastidiosi dolori muscolari. Va da se che il climatizzatore deve essere sempre in ordine: in prossimità del “grande esodo”, è meglio effettuare un controllo al livello del gas A/C, e verificare la pulizia dei filtri per respirare aria il più possibile pulita: il condizionatore è uno dei “compagni di viaggio” più fidati. Allo stesso modo, e per restare in ambito termico, è opportuno controllare il liquido di raffreddamento del circuito (attenzione alla sua tipologia), che deve essere della giusta quantità nella vaschetta di espansione.
Gli pneumatici siano sempre in ordine
Le gomme rappresentano l’unico punto di contatto fra il veicolo e la strada. Non ci stancheremo mai di ripetere quanto esse siano importanti ai fini della sicurezza di marcia. È quindi essenziale che l’automobilista prudente effettui delle verifiche periodiche alla pressione degli pneumatici della propria auto; durante la stagione calda, ciò assume un ruolo fondamentale. La pressione va controllata sempre a gomme fredde (tutt’al più, dopo avere percorso al massimo qualche chilometro) e con il veicolo posizionato in piano. Il libretto di uso e manutenzione del veicolo, da tenere sempre a portata di mano (il portaguanti collocato davanti al sedile del passeggero anteriore, ed i sempre più numerosi scomparti portaoggetti, ci sono anche per questo) è utile anche ad informare l’automobilista sulla corretta pressione degli pneumatici prescritta dalla Casa costruttrice. Meglio, quindi, non procedere nelle iniziative personali e farsi tentare dal “ritoccare” la pressione delle gomme a proprio piacere: se mai, si può aumentarne i valori prescritti di uno o due decimi se si prevede di affrontare un viaggio medio-lungo in autostrada o se la vettura verrà “caricata” (non oltrepassare il limite di portata indicato nella carta di circolazione! Oltre ad essere pericoloso per il “superlavoro” cui si costringono freni e organi meccanici, è vietato dal Codice della Strada che ne disciplina le norme secondo l’art. 167). In ogni caso, la pressione non va mai abbassata, altrimenti ci si ritrova con uno pneumatico sottogonfiato, con potenziali conseguenze negative in fatto di durata della gomma stessa, di minore tenuta di strada, di maggiore logoramento dei fianchi dello pneumatico, di usura anomala del battistrada e di consumo più elevato.
Alimentazione: mantenersi in forma alla guida
Prima della “macchina-veicolo” c’è la “macchina-corpo umano”: affrontare un viaggio è sempre impegnativo; ciò lo è ancora di più durante l’estate. Fatto salvo che sia sempre preferibile mettersi in auto nelle ore meno calde della giornata, è bene tenere presente come alimentarsi in maniera razionale. Per non rischiare di incorrere in colpi di sonno che possono avere conseguenze drammatiche, o accusare problemi di digestione, è importante non eccedere nel consumo di cibarie né di bevande (evitare le bibite gassate o troppo fredde, così come alimenti che, per venire assimilati dall’organismo, necessitino di un tempo piuttosto lungo di assimilazione) ed evitare di bere alcolici. Per converso, non si deve digiunare per più di due o tre ore di fila: via libera, quindi, ad alimenti leggeri e nutrienti, e che possano essere assunti a rapidi intervalli fra uno e l’altro.
Se si deve viaggiare sotto il sole
Nel caso in cui non sia possibile affrontare un viaggio nelle ore più fresche della giornata, è utile adottare una serie di accorgimenti atti a rendere più sopportabile il tragitto e la permanenza a bordo dell’auto. Innanzitutto, è consigliabile tenere sempre dell’acqua (non troppo fredda) a portata di mano, per se, per i passeggeri e per gli animali trasportati (questi ultimi non devono mai essere lasciati chiusi nell’auto parcheggiata, perché anche dopo pochi minuti la temperatura nell’abitacolo può diventare letale). Se non fa troppo caldo, è meglio aprire i finestrini per rinnovare l’ossigeno nell’abitacolo. Molto importante prestare la dovuta attenzione ai bambini, che non devono restare esposti alla luce solare diretta. Infine, è bene tenere a mente che ci si può scottare anche in auto: per questo, ci sono le creme solari.