Attenzione al primo weekend di “Fase 2”: le limitazioni agli spostamenti restano in vigore. Ecco tutti i casi in cui è consentito muoversi e quali no.
Non facciamoci prendere dalla frenesia del primo fine settimana “di libertà”: la libertà piena non c’è. L’avvio della “Fase 2”, iniziato lunedì 4 maggio, è il primo step di un periodo di transizione che, se tutto va bene, potrà, dopo lunedì 18 maggio, preludere ad ulteriori misure di allentamento dalle restrizioni che per quasi due mesi hanno costretto milioni di italiani a casa e determinato la chiusura pressoché totale di gran parte delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Mai come in questi quindici giorni – e c’è da pensare che, dopo, occorrerà tenere gli occhi aperti per un paio di settimane ancora – bisogna stare “abbottonati”: il rischio che possano avvenire nuovi focolai di Coronavirus non è per nulla remoto.
Prevalga il buon senso
Per questo, la “Fase 2” non deve far cadere alcuno in tentazione: scampagnate (da solo o in coppia, men che meno con amici e parenti) devono essere tenute nel cassetto per un po’; allo stesso modo delle “passeggiate” alla guida della propria auto o moto. Il Governo, attraverso il Dpcm 26 aprile 2020 che illustra i provvedimenti di attuazione della “Fase 2”, prescrive limitazioni agli spostamenti, che non devono avvenire “per svago” e né per sfizio, quanto per motivi ben precisi. Del resto, l’autocertificazione resta valida, bisogna continuare a portarla con se. Per chi venisse sorpreso a violare le misure di restrizione (e ce ne sono ancora, come vedremo), il rischio è di vedersi affibbiata una sanzione amministrativa.
Rispettare chi si spende per la lotta al Covid-19 e per chi soffre
Al di là del pericolo per il proprio portafoglio, tuttavia, a prevalere siano il buon senso ed il rispetto nei confronti di quanti – e non sono affatto pochi – si trovano in quarantena così come dei molti che spendono le proprie energie per assistere e curare le persone trovate positive al Covid-19. Potremo senz’altro tornare a muoverci come più ci piacerà, nella nostra regione così come al di fuori, e senza dover dimostrare alcunché a nessuno; e questo avverrà presto, si spera: perché ciò avvenga, è opportuno attenersi alle regole della prudenza. E, ancora una volta, osservare quanto dispone il decreto del Governo.
>> Fase 2: come cambia la circolazione delle automobili in Italia
Per fare chiarezza in materia di limitazioni agli spostamenti in auto o in moto, ecco una carrellata delle situazioni nelle quali è permessa la circolazione veicolare privata e le relative modalità, e dove al contrario ciò non sia concesso.
>> Fase 2, autodichiarazione spostamenti 4 maggio: le regole regione per regione
L’autocertificazione resta valida?
Occorre, è bene ribadirlo, tenere sempre con se il modulo di autodichiarazione (quello più recente, in ordine di tempo; oppure quello emanato il 26 marzo 2020 e che, barrato nelle “voci” modificate, può in alternativa essere utilizzato).
>> Scarica qui l’autocertificazione Fase 2 aggiornata al 4 maggio in pdf
>> Qui l’autocertificazione “barrata”
Chi, nella “Fase 2”, si sposta per motivi di lavoro, è l’unica categoria di persone che possono non avere con se l’autocertificazione: a patto che abbiano a portata di mano il tesserino lavorativo personale o una lettera del datore di lavoro da esibire agli agenti in caso di controllo. Chi esca di casa per fare dell’attività sportiva (che rientra nelle azioni che è possibile effettuare in “Fase 2” dell’emergenza sanitaria) e non abbia il modulo con se, qualora venga fermato dalle forze di polizia dovrà compilarlo in loro presenza.
Gli importi delle sanzioni
Innanzitutto, diamo un occhio alle multe (così abbiamo un’idea più chiara di quanto si rischia se si viene “pizzicati” in giro senza motivo):
- da 400 euro a 3.000 euro se si è a piedi o ci si sta spostando su un mezzo pubblico
- da 533 euro a 4.000 euro se si è alla guida di un veicolo.
La sanzione è amministrativa, tuttavia sussiste una denuncia penale nel caso in cui:
- si dichiara il falso (ai sensi dell’art. 495 del Codice Penale)
- si sia violato l’ordine di restare in casa perché positivo al Coronavirus oppure sottoposto a quarantena (secondo quanto dispone il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020).
Vietate le “passeggiate senza meta”
Sebbene la stagione inviti a godere del bel tempo e la voglia di “mettere il naso fuori casa” sia tanta, occorre tenere presente che gironzolare in auto o in moto “per andare a spasso” resta vietato. D’altro canto, “il giro in macchina” non fa parte dei motivi presenti nell’autodichiarazione. Occorre un po’ di pazienza, e – magari – un minimo di inventiva: qualcosa da fare, e per cui occorra l’auto, lo si può trovare.
Lavare la vettura si può
È ad esempio possibile approfittare del fine settimana libero per recarsi all’autolavaggio e provvedere ad una sana pulizia della propria auto o moto, che oltretutto contribuisce – se effettuata tanto “fuori” quanto “dentro” e con adeguata attenzione – ad allontanare rischi di contagio. Oppure fare un controllo allo stato di salute della vettura.
>> Coronavirus, Fase 2: si può andare all’autolavaggio
>> Fase 2: i controlli da effettuare sull’automobile dopo il lockdown
È possibile usare l’auto per fare attività fisica
Fra le altre cose che la “Fase 2” consente agli automobilisti ed ai motociclisti, la possibilità di uscire di casa per recarsi presso un parco o un’area attrezzata (attenzione: che sia all’interno del proprio Comune o, al più, nei confini della provincia: è bene, a questo proposito, consultare preventivamente il portale Web della Regione di appartenenza per verificare quali prescrizioni territoriali siano state adottate). Va da se che nella “Fase 2” le norme di autoprotezione – devono continuare ad essere rispettate.
- sono vietati gli assembramenti
- bisogna mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro
- si deve indossare la mascherina di protezione delle vie respiratorie.
>> Mascherina in auto: sì o no, consigli e suggerimenti
Si può fare la spesa
Anche se alcuni sbufferanno pensando alle code di persone che nel “lockdown” e durante l’avvio di “Fase 2” dell’emergenza sanitaria si formano davanti agli ingressi dei supermercati, occorre portare pazienza: questo è uno dei motivi per i quali è possibile spostarsi alla guida di un veicolo. Allo stesso modo si può andare a comprare il giornale o fare acquisti in generale presso una delle attività commerciali aperte.
Andare a trovare i propri parenti è possibile
Una delle novità introdotte dalla “Fase 2” è costituita dal permesso di recarsi in visita ai propri cari. I “congiunti”, termine che tanto ha fatto discutere, sono, in definitiva:
- genitori
- nonni
- fratelli e sorelle
- zii
- cugini
- nipoti
- affetti stabili. Anche i fidanzati lo sono: niente paura, dunque; è possibile ricongiungersi con il proprio “amato bene”.
Recarsi nella seconda casa: occhio alle normative regionali
Chi possieda una casa per le vacanze, è bene che consulti il portale online (e le relative “Faq”) della propria regione: in linea generale non è possibile spostarsi verso le seconde case; tuttavia esistono delle eccezioni che presuppongono, ad esempio, il permesso di spostarsi per necessità di lavori di manutenzione.
Riassumendo: quando “sì” e quando “no”
Ecco per cosa è consentito l’utilizzo dell’auto
- Recarsi al lavoro
- Uscire di casa per motivi di salute
- Fare la spesa o recarsi verso negozi e centri commerciali (aperti) per fare acquisti
- Spostarsi verso un’area idonea alle attività sportive
- Recarsi all’autolavaggio, dal gommista o portare la vettura in officina
- Spostarsi oltre i confini regionali per comprovati motivi.
Cosa non si può fare in auto nella Fase 2
- Fare “un giro” senza un valido motivo
- Gite fuori porta, scampagnate domenicali
- Recarsi nella seconda casa (salvo nelle regioni in cui ciò è permesso)
- Uscire dalla propria regione di residenza senza comprovati motivi.