Riflettori puntati sulla situazione della riapertura frontiere post Covid-19 per i Paesi europei che non fanno parte dell’Unione.
Il graduale allentamento delle restrizioni causate dalla pandemia da Coronavirus, che in Italia erano iniziate nella prima decade dello scorso marzo, è stato via via approntato dal Governo attraverso una serie di decreti che hanno portato alla possibilità di tornare a viaggiare nell’intero territorio nazionale senza che sia più necessario portare con se l’autocertificazione recante i “comprovati motivi” che rendevano necessari gli spostamenti delle persone (lavoro, salute, emergenza, necessità). Il “via” alla libera circolazione interna è possibile dallo scorso 3 giugno: dalla stessa data, si permette l’ingresso in Italia ai viaggiatori che provengono dai Paesi UE e dall’area Schengen (di cui fanno parte, fra gli altri, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e la vicinissima Svizzera) senza che vi sia più il vincolo del regime di quarantena.
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Dall’estero, i provvedimenti di riapertura non seguono sempre la medesima strada. Molti Paesi dell’Unione Europea si preparano a riaprire i propri confini ai viaggiatori stranieri fra la metà di giugno (i più) e l’inizio di luglio (qualche altro, come ad esempio la Spagna).
Altrettanto varia è la situazione che riguarda i Paesi europei che non fanno parte dell’Unione; molti dei quali sono a notevole interesse turistico e vacanziero. Chi intenda soggiornare per l’imminente estate, o debba intraprendere un viaggio, in una delle Nazioni extra-UE, può consultare il portale Web Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri.
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Principali paesi non UE: ecco quando apriranno le frontiere
Islanda
Considerata la notevole incidenza del turismo nell’economia nazionale, l’isola vulcanica nell’Atlantico settentrionale – che impone dallo scorso aprile, ai viaggiatori in arrivo, il periodo di quarantena obbligatoria – da lunedì 15 giugno concederà il tampone, in alternativa ai quattordici giorni di controllo sanitario.
Norvegia
Il Paese scandinavo mantiene le proprie frontiere chiuse a chi proviene dall’estero, e senza alcuna deroga: c’è il respingimento al confine. Il permesso di entrare viene concesso soltanto ai lavoratori ed ai residenti, con obbligo di quarantena per chi faccia ritorno da un viaggio all’estero. Sono allo studio alcuni provvedimenti di deroga, che tuttavia interessano le altre Nazioni nordiche. Ulteriori aperture verso altre Nazioni sono attese entro il 20 luglio.
Svizzera
La Confederazione elvetica si prepara a riaprire i propri confini, per lunedì 15 giugno, a tutti i viaggiatori e turisti che provengono dai Paesi UE ed Efta (Norvegia, Liechtenstein e Islanda). Compresa l’Italia, dunque.
Turchia
L’obiettivo è di aprire nuovamente le proprie frontiere ai turisti per la metà di giugno: il “via libera” è, quindi, imminente.
Ucraina
Divieto di ingresso via strada, ferrovia e via cielo, fino al prossimo 22 giugno: fanno eccezione le persone residenti ed i titolari di permesso di soggiorno. Chi, entro questa data, faccia ingresso nel Paese è dunque soggetto all’obbligo di quarantena domiciliare per quattordici giorni. Fino al 15 giugno sono sospesi tutti i collegamenti aerei commerciali regolari (compresi quelli con l’Italia), in ingresso e uscita dal Paese.