Sono piccole ma lavorano sodo, e operano per garantirci la corretta sicurezza di marcia: per questo è doveroso dare loro la giusta considerazione.
È vero che molto spesso i sistemi di “check-up” automatico installati a bordo delle autovetture segnalano le anomalie che sopravvengono durante la “vita operativa” del veicolo. Dunque, un certo margine di sicurezza c’è sempre. D’altro canto, la conoscenza di “cosa” materialmente equipaggi l’autovettura rappresenta un “quid” in più, utile a non farsi trovare impreparati qualora occorra intervenire nella normale manutenzione del veicolo.
Niente di straordinariamente difficile, né di inconsueto: una costante attenzione allo stato di salute della propria auto è in molti casi vantaggiosa, e non soltanto per la propria (e soprattutto altrui) sicurezza, quanto anche dal punto di vista del portafoglio. Come dire: meglio spendere qualche soldino in più nelle operazioni di routine, anziché essere costretti a sborsare somme di denaro anche di una certa consistenza qualora in precedenza non si sia intervenuti e “si sia lasciato perdere”.
Guida pastiglie freni auto: indice
- Perché sono essenziali per la sicurezza
- A cosa servono le pastiglie freni
- In quanto tempo si consumano le pastiglie?
- I sintomi dell’usura
- Sostituzione fai da te o dal meccanico?
- Quanto costa cambiare le pastiglie dei freni?
- Costi delle pastiglie freno: alcuni esempi
Perché sono essenziali per la sicurezza
Tutto questo riguarda anche l’impianto frenante: la sua importanza è fuori discussione, e lo dimostra il fatto che anche questo sistema segue l’evoluzione delle tecnologie automotive e ambientali, in particolar modo riguardo ai materiali ed ai sistemi di ausilio attivo.
È importante, prima di tutto, prendere in considerazione ciò che comunemente viene definito “i freni” come un insieme di elementi in stretta correlazione reciproca: di questo insieme fanno parte le pastiglie. Anzi: si tratta dei componenti finali, e che per di più devono sobbarcarsi il lavoro più delicato, cioè far materialmente frenare o fermare il veicolo.
Da qui, una semplice ma essenziale considerazione: sostituire le pastiglie dei freni – con componenti di qualità – concorre a garantire la necessaria sicurezza di guida.
A cosa servono le pastiglie freni
Tecnicamente, ma anche alla più semplice, le pastiglie dei freni costituiscono l’elemento dell’impianto frenante che esercita attrito sul disco, attraverso l’azione idro-meccanica dell’impianto che, dal pedale del freno, agisce sulle pinze nelle quali vengono montate le pastiglie.
In base all’utilizzo che si intende fare del veicolo, così come alla fascia di mercato determinata dalla Casa costruttrice ed ai suoi valori prestazionali, la composizione del materiale d’attrito (ovvero la superficie, applicata sulla base metallica, che si incarica di agire sul disco) può essere differente: una mescola sviluppata per garantire la migliore efficienza di frenatura di una “supercar” è diversa rispetto, ad esempio, a quella richiesta da una vettura di fascia “utilitaria”. Tutte, in ogni caso, sono accomunate dal medesimo obiettivo: frenare prontamente, al meglio, senza dar luogo a scompensi.
In quanto tempo si consumano le pastiglie?
Per questo motivo, il materiale di attrito va progressivamente a consumarsi. Non c’è nulla di che allarmarsi: è semplicemente il suo lavoro. A variare, se mai, sono i tempi di usura che, peraltro, non sono mai uguali. Il fattore di usura delle pastiglie dei freni viene determinato da molteplici fattori:
- mescola del materiale di attrito
- caratteristiche del veicolo (peso, potenza, prestazioni)
- stile di guida
- conformazione del territorio nel quale ci si muove.
Per intenderci: una vettura di “segmento A” o di “segmento B” che affronti percorsi solitamente in piano, a velocità moderata, con poche curve, consumerà meno le pastiglie rispetto ad un’auto di pari fascia di mercato che venga utilizzata per lo più in città, dove le fasi di “ferma-riparti” sono sensibilmente più numerose. Analogamente, l’usura delle pastiglie sarà altrettanto più rapida se ci si muove lungo percorsi caratterizzati da forti discese. E se si tende a frenare “di più” (vale a dire: si faccia poco affidamento al freno-motore), anche qui il consumo delle pastiglie sarà più rapido.
I sintomi dell’usura
Prima di pensare a trasformarci in… geni della meccanica, o di iniziare a preoccuparci sul “quando” e sul “come” iniziare a pensare alla sostituzione delle pastiglie dei freni, è bene tenere in considerazione che, come molte altre componenti del veicolo, anche nel caso delle pastiglie un eccessivo consumo ben difficilmente avviene “all’improvviso”. L’usura è graduale, anche se – per i motivi di modalità di impiego del veicolo cui si è accennato – quest’ultima può essere accelerata o rallentata.
Intervalli sostituzione
Posto che, come si accennava, quasi tutte le vetture di produzione più recente vengono equipaggiate con dispositivi (avvisi luminosi o “spie”) che avvisano – mediante i sensori posti sulle pastiglie – l’usura di questi componenti, è bene tenere conto del fatto che la loro sostituzione va preventivata ogni 30-40.000 km circa, e sempre nel caso in cui lo spessore del materiale di attrito sia inferiore a 3 mm.
Questo “in linea di massima”: se le forze vettoriali che intervengono sul veicolo sono maggiori (ad esempio se ci sono molte frenate da effettuare in discesa, o se l’impiego della vettura è in prevalenza cittadino) il consumo delle pastiglie sarà più rapido.
Ecco come “sentire” e “vedere” l’usura
Ci sono dei sintomi che indicano all’automobilista la necessità di provvedere alla sostituzione delle pastiglie dei freni:
- la frenata diventa meno “pronta” (tende, cioè, ad allungarsi nelle condizioni di normale azione), o “spugnosa”
- in frenata, si sentono delle lievi vibrazioni provenire dal pedale del freno
- la vettura “tira” da un lato quando si frena
- si inizia ad avvertire un fischio metallico proveniente dalle ruote anteriori
- la spia di usura freni si accende.
Attenzione: non intervenire per tempo, oltre ad essere pericoloso, significa andare incontro alla pressoché certa sostituzione dei dischi: bisogna avere sempre cura che il metallo delle pastiglie non entri mai in contatto con le superfici dei dischi, in quanto queste ultime possono facilmente rigarsi e perdere le proprie caratteristiche. Prima o poi, dunque, occorrerà sostituire le pastiglie.
Sostituzione fai da te o dal meccanico?
Sebbene la sostituzione delle pastiglie sia da considerare fra gli interventi di normale manutenzione e piuttosto semplice (nella maggior parte delle vetture di grande serie), è sempre consigliabile rivolgersi ad un’autofficina, anche per motivi di mantenimento della garanzia della Casa e per essere “coperti” dalla garanzia sui ricambi che, se effettuata da un autoriparatore professionista, si riallaccia al Codice del Consumo (Decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005 in recepimento della Direttiva europea 99/44).
Quanto costa cambiare le pastiglie dei freni?
In genere (ci si riferisce qui ad autovetture prodotte in grande serie, e che appartengono alle più diffuse fasce di mercato: segmento A, segmento B, segmento C, piccoli crossover e SUV di taglia “compact”), il costo delle pastiglie dei freni è piuttosto contenuto, tanto dal punto di vista del ricambio in se, quanto in relazione al tempo di esecuzione del lavoro (un’ora in genere). Anche la spesa per la manodopera è quindi il più delle volte “ragionevole”.
Costi delle pastiglie freno: alcuni esempi
A titolo indicativo, per i componenti in se, la maggior parte delle indicazioni di prezzo reperibili in tutta facilità sul Web oscillano fra poche decine di euro ed un massimo di un centinaio di euro. Facciamo qualche esempio.
- Per Fiat Panda, la forbice di prezzi oscilla fra 12 e 45 euro circa
- Per Fiat 500, i prezzi variano da 12 a circa 50 euro
- Per Lancia Ypsilon, da un minimo di circa 12 euro fino a poco meno di 50 euro
- Per Renault Clio, si va da meno di 10 euro a coppia fino ad un’ottantina di euro per il set completo di pastiglie anteriori e posteriori
- Per Jeep Renegade, i prezzi variano da circa 12 euro ad oltre un centinaio di euro.