Spazzole tergicristallo: come cambiarle, misure, costo

Redazione Motori.it
13 Ottobre 2020
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I gommini che puliscono parabrezza e lunotto non sono “un optional”: vanno tenuti in regolare manutenzione e, quando è il caso, cambiati.

In tutte le stagioni dell’anno, la loro utilità è fuori discussione; a maggior ragione, con l’avvicinarsi dell’inverno le occasioni per utilizzarle sono ancora più frequenti. È quindi essenziale che le spazzole tergicristallo siano sempre mantenute in perfetta efficienza: ne va della sicurezza di conducenti e passeggeri, ma anche – soprattutto – degli altri utenti.

“Piccole” ed estremamente utili, anzi necessarie, le spazzole tergicristallo fanno obbligatoriamente parte integrante delle dotazioni di qualsiasi autoveicolo. Un equipaggiamento presente da più di un secolo (le prime applicazioni “in serie” risalgono all’alba degli anni 20), e che ha seguito di pari passo l’evoluzione delle tecnologie automotive: sistemi ad intermittenza (adottati verso la fine degli anni 60) sempre più perfezionati, sensori pioggia (che azionano i bracci tergicristallo in maniera automatica), tergilunotto, tergifari (adottati da Saab nel 1970) ne confermano l’enorme rilevanza.

Sebbene i tergicristalli siano sempre più “intelligenti”, ciò che non deve mai mancare nel “corredo” dell’autovettura è il controllo umano: per dire, anche se si mettono in funzione da sé, difficilmente si sostituiranno in modo altrettanto autonomo. Ecco, dunque, farsi avanti la necessità di sapere quando e come provvedere alla sostituzione delle spazzole.

In questa guida affrontano proprio l’argomento dedicato alle azioni da eseguire nel caso in cui si debbano cambiare le spazzole tergicristallo alla propria auto.

Guida spazzole tergicristallo: indice

Vediamoci chiaro

Alzi la mano chi accetterebbe di viaggiare a bordo di un autoveicolo dalla visibilità verso l’esterno compromessa: nessuno, ovviamente. Ecco dunque spiegata, in estrema sintesi, la fondamentale importanza di avere sempre a propria disposizione le spazzole in perfetta efficienza. Del resto, se si fa attenzione all’impianto di illuminazione, si mantengono gli pneumatici alla corretta pressione di gonfiaggio e si provvede a cambiarli non soltanto fra estate e inverno e viceversa, ma anche quando lo spessore del battistrada non garantisce più adeguata aderenza, o si cambiano gli ammortizzatori quando diventano scarichi, è chiaro che anche le spazzole tergicristallo hanno bisogno di altrettanta attenzione da parte dell’automobilista.

Nel “capitolato” di elementi del veicolo da controllare, quando ci si mette alla guida, ci sono quindi anche i tergicristalli, e le relative spazzole. Se, per intenderci, l’usura avrà iniziato a far sentire i propri effetti, quando se ne abbia bisogno il parabrezza (così come il lunotto, se anche “dietro” la spazzola sia consumata) non mostrerà una ottimale pulizia. Di conseguenza, la visibilità in avanti sarà rovinata.

Essendo realizzate in gomma, e per di più collocate all’esterno dell’autoveicolo, le spazzole tergicristallo sono particolarmente esposte agli agenti atmosferici così come allo smog ed agli effetti del sole: acidità della pioggia, inquinamento, esposizione ai raggi UV (e, se si abita in zone vicino al mare, anche la salsedine) sono tutti “nemici” dei veicoli e dei relativi componenti. Tergicristallo compresi, dunque.

Quando sostituire le spazzole tergicristallo

Per accorgersi che il momento di cambiare le spazzole si avvicina inesorabilmente (o sia già arrivato), è importante osservarne i sintomi e “capire” quali indicazioni arrivano dalle spazzole. Se, ad esempio, durante la guida sotto una pioggia improvvisa il parabrezza non risulti libero da residui di acqua – o, magari, sul vetro compaiano quelle fastidiose “righe” che fanno inequivocabilmente pensare a “qualcosa che non va” -, ebbene sì: il momento di sostituire le spazzole è arrivato.

Sintomi di tergicristalli usurati

Di seguito una carrellata di casi nei quali, in linea di massima, una spazzola tergicristallo può definirsi in condizioni di usura:

  • la spazzola (nella fattispecie la sottile lama di gomma che agisce sul vetro) evidenzia una superficie di appoggio non omogenea;
  • nelle fasi di azionamento del tergicristallo il vetro appare presenta righe o residui di acqua;
  • sono avvertibili fastidiosi rumori (simili a un “gracchio”) che fa la gomma consumata.

Anche il lunotto è da tenere in considerazione

La sostituzione delle spazzole tergicristallo, si badi bene, deve riguardare il parabrezza e il lunotto: quante volte si notano autovetture che mostrano quella (brutta) “linguetta” di gomma che spunta da sotto il tergilunotto?! Sono tutti segnali di poca cura da parte del conducente. È vero che “vedere bene davanti” è la voce più importante; tuttavia, una ottimale visibilità anche “da dietro” è da non sottovalutare (e lo sa bene chi abbia dovuto effettuare delle manovre al buio e sotto la pioggia: sì, i sensori di parcheggio e le telecamere sono di aiuto, in questi casi; ma ciò non deve giustificare una volontaria scarsa manutenzione agli strumenti di sicurezza del veicolo).

Le misure della spazzola

Prima di accingersi a sostituire le spazzole tergicristallo, è fondamentale sapere quale sia la misura esatta: la lunghezza delle spazzole varia, in genere, a seconda delle dimensioni del veicolo ed alla superficie del parabrezza. Tenere presente che nella grande maggioranza dei casi la spazzola lato guida misura qualche centimetro in più rispetto a quella lato passeggero. Per conoscerne le relative misure, si può procedere ad un controllo manuale delle spazzole; oppure effettuare una rapida ricerca online. Sul retro delle confezioni è riportata la misura delle principali applicazioni: anche questo è di aiuto alla scelta delle spazzole corrette.

Cambiare le spazzole tergicristallo

Lo smontaggio

Completato l’acquisto, arriva la fase “operativa”. Ovvero: togliere le spazzole vecchie, e sostituirle con quelle nuove. Se si vuol essere sicuri, o non si possa provvedere da sé, sarà lo stesso rivenditore ad incaricarsi dell’intervento. Considerato che si tratta di un’operazione piuttosto semplice, chiunque possieda un poco di manualità è senz’altro in grado di provvedere.

Per prima cosa, bisogna sollevare entrambi i bracci del tergicristallo, fino a quando la loro estensione non superi l’effetto della molla di richiamo inferiore; li si mantenga, così, in posizione verticale. A metà della spazzole è presente il fermo (generalmente “a gancio”) che tiene ancorata la spazzola al braccio tergicristallo: allentato il “fermo”, è possibile accompagnare la vecchia spazzola verso l’esterno.

Il montaggio

Per innestare la spazzola tergicristallo nuova, vale l’operazione inversa. Ovvero: agganciare il componente verso la sommità del braccio tergicristallo, ed effettuare una rotazione fino a quando non si avvertirà un “clic” che segnala l’avvenuto bloccaggio della spazzola.

Spazzole tergicristallo: durata e prezzi

Determinare per quanto tempo un gommino della spazzola tergicristallo faccia il proprio dovere ai fini della sicurezza di marcia è molto difficile: come accennato in precedenza, molto dipende dalle condizioni di utilizzo, dagli agenti esterni, e – come vedremo – anche dalla cura e manutenzione posta da parte dell’automobilista. In genere, una spazzola tergicristallo di qualità può durare almeno un anno, o anche di più.

Per farsi un’idea di quanto si debba spendere, sui principali portali di e-commerce è possibile avere un’indicazione del prezzo. In genere, la cifra richiesta per una coppia di spazzole tergicristallo è nell’ordine di 20-50 euro.

Un piccolo trucco di manutenzione

Per garantire durata ed ottimale efficienza ai gommini delle spazzole tergicristallo, è utile badare a che essi siano mantenuti puliti. Un controllo periodico alle loro condizioni costituisce un gesto semplice e responsabile: di tanto in tanto, si può pulire i gommini con un panno microfibra inumidito con il liquido lavavetri. In questo modo, si avrà la ragionevole sicurezza di avere eliminato le particelle di polvere (che “amano” annidarsi sotto le spazzole) a volte causa di malfunzionamenti.

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