È possibile che, durante gli anni di esercizio dell’autovettura, l’impianto di raffreddamento del motore evidenzi sintomi di malfunzionamento: ecco come riconoscerli e quanto spendere per sostituire la pompa.
La pompa dell’acqua è presente in tutti gli autoveicoli raffreddati a liquido (quelli raffreddati ad aria ne sono, ovviamente, sprovvisti). Si tratta, quindi, di una componente che equipaggia la grande maggioranza di autovetture, veicoli commerciali e mezzi pesanti. Ed è di fondamentale importanza, perché contribuisce a mantenere le temperature di esercizio del motore su livelli corretti.
Se la pompa dell’acqua si rompe, oppure inizia ad evidenziare segnali di malfunzionamento, ne soffre l’intero gruppo propulsore, in quanto a causa di una inesatta circolazione del liquido di raffreddamento viene a formarsi un’alterazione nella regolare attività di scambio del calore fra l’esterno ed il motore (attraverso il radiatore).
Le conseguenze possono essere piuttosto gravi, e nei casi più seri anche irreparabili:
- Precoce usura delle parti meccaniche;
- Rischio di “grippaggio” del motore;
- Bruciatura della guarnizione della testata.
È utile, per questo, osservare cosa succede nel motore quando si verifica la rottura della pompa dell’acqua, ed una serie di indicazioni da tenere presenti per accorgersi in tempo che a livello termico è opportuno intervenire al più presto per evitare guai peggiori.
Pompa dell’acqua: a cosa serve
Compito principale della pompa dell’acqua consiste nel far circolare il liquido refrigerante (che “cattura” il calore in eccesso e lo invia verso l’esterno mediante il radiatore), per mantenere la corretta temperatura di esercizio del motore, abbassandone il punto di congelamento e innalzando il punto di ebollizione e combattere la corrosione nell’impianto stesso.
Pompa dell’acqua: com’è fatta
Nel suo insieme, la pompa dell’acqua è piuttosto simile ad una turbina. Le parti che la compongono sono, nell’ordine:
- Una flangia, che si collega mediante la cinghia trapezoidale;
- Un alberino montato su cuscinetti, che serve al trasferimento della potenza dalla flangia;
- Una girante, che riceve la potenza dall’alberino.
Il liquido di raffreddamento, una volta raggiunta la pompa, viene inviato verso il motore, per poi tornare al radiatore. L’intera sequenza si ripete a ciclo continuo, a notevoli oscillazioni di temperatura – le pompe dell’acqua vengono in genere progettate per poter operare correttamente fra -40°C e +120°C –, fino a 3 bar di pressione ed a regimi di lavoro compresi fra 500 giri/min e 8.000 giri/min. Per questo è importante considerare che un corretto funzionamento della pompa dell’acqua significa che il motore è in buona salute.
In caso contrario, vale a dire se si verifica un funzionamento non corretto o una rottura della pompa dell’acqua, possono verificarsi danni anche di una certa entità al motore così come alle varie parti che compongono l’impianto di raffreddamento:
- Termostato;
- Radiatore;
- Manicotti e raccordi.
Bisogna farla “girare”
Negli autoveicoli, la pompa dell’acqua funziona grazie alla cinghia dei servizi oppure alla cinghia dentata Poly-V (o catena) di distribuzione. Nel primo caso, l’intervento di assistenza consiste, alla più semplice, nella sostituzione della pompa e nel ripristino della cinghia trapezoidale. Se invece la pompa dell’acqua viene collegata alla cinghia dentata, potrebbe rendersi necessaria anche la sostituzione della cinghia stessa, a meno che questa non sia stata appena cambiata. Gli esperti consigliano di sostituire anche la cinghia quando si sostituisce la pompa dell’acqua, perché la rottura della cinghia di distribuzione provoca danni di una certa entità al motore.
Come “sentire” un malfunzionamento
Nella maggior parte dei casi, la pompa dell’acqua non si rompe all’improvviso: inizia a manifestare in maniera indiretta dei sintomi di usura che è importante “ascoltare” perché, se non riparati in tempo, possono causare spese anche notevoli.
Fra i “segnali” che ogni automobilista può, con un po’ di pratica, interpretare come indici che “qualcosa non va” nella pompa dell’acqua, ci sono:
- L’innalzamento dell’indicatore della temperatura del motore in maniera sempre più frequente: qui è già chiaro che l’impianto di raffreddamento non funziona più a dovere;
- Presenza di liquido di raffreddamento all’esterno della pompa, o sul terreno: questo può indicare eccessiva usura dei cuscinetti o della guarnizione della pompa, la girante allentata o rotta, l’ingranaggio di comando usurato a causa di una tensione della cinghia dentata (o della catena di distribuzione) eccessiva o insufficiente;
- Un fastidioso rumore, acuto e stridulo, proveniente dal vano motore, udibile all’esterno e all’9interno della vettura: in questo caso, bisogna controllare la tensione della cinghia, perché può essere che si sia allentata, ed alla pompa stessa in quanto la causa può riguardare anche l’usura dei cuscinetti.
Quanto costa sostituirla
La sostituzione della pompa dell’acqua è un intervento alla portata di qualsiasi officina: il costo di un intervento può oscillare fra 300 euro e 6-700 euro, o anche di più: dipende dalla marca e dal tipo di autoveicolo, e dalle parti che andranno rimosse. Per restare in una “media”, il prezzo di una pompa dell’acqua è ampiamente variabile: si va, nella maggior parte delle autovetture, da una cinquantina di euro e fino ad oltre un centinaio di euro. A questo bisogna aggiungere la manodopera, che può “pesare” per un minimo di 200 euro, anche per via della maggiore o minore semplicità di accesso alla pompa, ed alla complessità del lavoro.
In ordine all’intervento, è buona norma chiedere anche la sostituzione del termostato: con qualche decina di euro in più, si può stare sicuri che con la valvola termostatica in perfetta salute, la temperatura ottimale di lavoro del motore – fra 80°C e 85°C – sarà mantenuta.