“Piccole” e “nascoste”, hanno un ruolo essenziale per la sicurezza: per questo è fondamentale che siano sempre nelle migliori condizioni.
Le tecnologie di bordo sono da tempo sempre più “attente” a registrare le anomalie che si verificano nel veicolo, durante la sua “vita” operativa. In questo senso, a vantaggio dell’utente c’è un certo margine di sicurezza. Tuttavia, è bene conoscere il funzionamento delle principali componenti della vettura, proprio per non farsi trovare impreparati se si deve intervenire nella normale manutenzione.
Si tratta, in pratica, di prestare attenzione allo stato di salute dell’auto, il che è sempre vantaggioso per la propria (e soprattutto altrui) sicurezza, ma anche dal punto di vista economico: meglio, quando è necessario, spendere qualche euro in più nelle operazioni di normale routine, anziché dovere poi sborsare somme più elevate se, in precedenza, non si sia provveduto e si abbia “lasciato perdere”.
Pastiglie dei freni: essenziali per la sicurezza
È chiaro che questo interessa anche l’impianto frenante. Quanto sia importante, è superfluo dirlo: lo dimostra il fatto che lo sviluppo tecnologico dei freni procede da sempre di pari passo con l’evoluzione automotive e delle tematiche ambientali, con particolare riferimento ai materiali ed ai dispositivi di sicurezza attiva e di ausilio attivo alla guida.
Dal canto suo, l’impianto frenante va considerato come un insieme di elementi strettamente correlati fra loro, e di cui le pastiglie fanno parte. Di più: si tratta delle componenti finali che tuttavia devono effettuare il lavoro più delicato, ovvero fare rallentare o fermare il veicolo.
La sostituzione delle pastiglie dei freni con componenti di qualità va quindi a contribuire alla sicurezza di guida.
Un lavoro umile tuttavia fondamentale
Dire a cosa servono le pastiglie dei freni è quindi facile: il loro compito consiste, alla più semplice, nell’esercitare attrito sul disco, attraverso l’azione idraulico-meccanica generata dalla pressione sul pedale del freno sulle pinze e, da qui, sulle pastiglie stesse.
In relazione alla fascia di mercato della vettura, ma anche all’impiego cui il veicolo è destinato dunque ai suoi valori prestazionali, la composizione del materiale di attrito può differire: una mescola studiata per frenare una supercar non è uguale a quella richiesta per una citycar o una vettura di segmento “compact”. L’obiettivo è tuttavia lo stesso: devono tutte frenare con prontezza, e senza alcuno scompenso di assetto.
In quanto tempo le pastiglie dei freni si consumano
Man mano che le pastiglie operano, il materiale di attrito si consuma. I tempi di usura variano in base a molteplici fattori:
- Composizione della mescola del materiale di attrito;
- Caratteristiche del veicolo: peso, potenza, prestazioni;
- Condizioni di carico del veicolo;
- Stile di guida del conducente;
- Prevalenza di impiego (urbano, extraurbano, autostradale, montagna, pianura, ecc.).
Dimmi dove guidi e ti dirò quanto consumi le pastiglie
In buona sostanza: un’autovettura di fascia medio-bassa che di solito viene utilizzata su percorsi pianeggianti, a velocità moderata e con poche curve, consumerà meno le pastiglie rispetto ad una vettura di uguale segmento impiegata per lo più in città, dove le fasi di frenata, arresto e ripartenza sono sensibilmente più numerose. In modo analogo, l’usura delle pastiglie è più rapida se ci si muove su percorsi con forti discese. Se poi ci si affida poco al freno-motore, ovvero se si tende a frenare di più, anche in questo caso il consumo delle pastiglie aumenta.
Usura delle pastiglie: sintomi
Come avviene per molte altre parti del veicolo, anche nel caso delle pastiglie dei freni una condizione di eccessivo consumo avviene ben difficilmente “all’improvviso”: l’usura è graduale, sebbene possa variare per via delle modalità di impiego cui si è accennato più sopra.
Ci sono tuttavia dei segnali che indicano all’automobilista la necessità di sostituire le pastiglie.
- Frenata meno “pronta” e “spugnosa”: tende, cioè, ad allungarsi nelle normali condizioni di utilizzo;
- Vibrazioni più o meno lievi, che si avvertono attraverso il pedale del freno;
- La vettura “tira” da una parte quando si agisce sui freni;
- Si sente un “fischio” metallico che proviene dalle ruote anteriori;
- La spia di usura dei freni, presente sul cruscotto, si accende.
Perché è importante intervenire al più presto
Va tenuto presente che se non si provvede in tempo alla sostituzione delle pastiglie dei freni, oltre ad essere pericoloso perché ne limita in maniera notevole l’azione, è pressoché sicuro che si dovrà sostituire anche i dischi: è fondamentale fare in modo che il metallo delle pastiglie non entri mai in contatto con le superfici dei dischi, perché queste ultime possono facilmente rigarsi e perdere le proprie caratteristiche.
Esistono intervalli di sostituzione delle pastiglie?
Posto che tutte le vetture di produzione più recente vengono provviste con dispositivi (“spie” o avvisi luminosi) che, tramite i sensori collocati in corrispondenza delle pastiglie, avvertono il conducente l’usura dei componenti, è opportuno provvedere alla sostituzione delle pastiglie quando lo spessore del materiale di attrito è inferiore a 3 mm. Dare un chilometraggio preciso è difficile, in quanto sul consumo delle pastiglie intervengono diverse cause esterne, come ad esempio le condizioni di guida o il prevalente utilizzo. Per questo, effettuare dei controlli periodici è sempre consigliabile: magari in occasione del cambio gomme stagionale.
Cambiare le pastiglie: “fai-da-te” o in officina?
L’intervento di sostituzione delle pastiglie dei freni fa parte dei lavori di normale manutenzione, ed è piuttosto semplice (chiaramente, ci si riferisce alle vetture di grande serie). Si consiglia, in ogni caso, di rivolgersi ad un’autofficina, anche per motivi di mantenimento della garanzia della Casa e per restare “coperti” dalla garanzia sui ricambi (se l’intervento viene effettuato da un autoriparatore professionista, si riallaccia al Codice del Consumo, ovvero il DL n. 206 del 6 settembre 2005 che aveva recepito la Direttiva europea 99/44).
Quanto costa sostituire le pastiglie dei freni
L’importo da mettere in conto è piuttosto contenuto (ricordiamo che il riferimento va, sempre, alle vetture prodotte in grande serie, e che appartengono alle più diffuse fasce di mercato: segmento A, segmento B, segmento C, SUV e Crossover di taglia “small” e “compact”), tanto dal punto di vista dei ricambi quanto in relazione al tempo richiesto per l’intervento (un’ora, in genere). Dunque, anche la spesa per la manodopera è il più delle volte ragionevole.
Per avere un’indicazione di massima, i prezzi di un kit di pastiglie dei freni (gli importi sono facilmente reperibili nei principali portali di e-commerce) oscillano fra poche decine di euro e un centinaio di euro.