Un danno al vetro, oltre a “bocciare” il veicolo in revisione periodica, comporta una multa: se l’entità del danno non permette una riparazione, occorre sostituire l’elemento; se però si provvede velocemente, si possono evitare maggiori spese.
La normale circolazione, i fenomeni atmosferici o l’azione di terzi possono provocare una scheggiatura nel parabrezza. È importante valutare l’entità del danno il prima possibile, soprattutto se la spaccatura non è particolarmente profonda e quindi, sul momento, non pregiudica la visuale né la possibilità di percorrere ancora un po’ di strada. In buona sostanza, se non dà problemi di sicurezza per se e, soprattutto, per gli altri.
La rapidità di diagnosi e di intervento è tuttavia fondamentale, perché – come indicano i numerosi professionisti presenti sul mercato: va da se che in caso di necessità è bene rivolgersi ad una ditta specializzata in riparazione e sostituzione di vetri – la differenza fra una semplice scheggiatura (riparabile in una mezz’ora) e la completa sostituzione del parabrezza è notevole, tanto in termini di tempo necessario all’esecuzione del lavoro quanto in relazione alla spesa per la manodopera e quindi al costo finale del lavoro.
Parabrezza rotto o scheggiato: cosa dice il Codice della Strada
Proprio per il fatto che circolare con il parabrezza scheggiato è pericoloso in quanto può pregiudicare la corretta visuale o, peggio, comportare una perdita di piccoli pezzi dal vetro, con il rischio di ferire altre persone, il Codice della Strada vieta la circolazione dei veicoli che abbiano il parabrezza rotto o scheggiato.
Il comma 1 dell’art. 79 CdS (“Efficienza dei veicoli a motore e loro rimorchi in circolazione”) prescrive, in effetti, che ai fini della corretta circolazione (ovvero in modo da non pregiudicare la propria sicurezza, e soprattutto quella degli altri utenti). i mezzi devono essere tenuti “Nelle condizioni di massima efficienza”.
Del resto, il veicolo che presenta un vetro rotto non supera la revisione periodica.
Se, durante un controllo da parte delle forze di polizia, viene accertata una incrinatura, una lesione o una scheggiatura al parabrezza, la sanzione minima è di 87 euro.
Attenzione alla marcia in autostrada. In questo caso (art. 175 comma 2 lettera H – “veicoli le cui condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possono costituire pericolo per la circolazione” – del Codice della Strada), l’accertamento determina una sanzione ancora più elevata: 106 euro, più la sanzione accessoria della decurtazione di due punti dalla patente di guida del trasgressore.
Dimmi che danno hai e ti dirò come può essere riparato
Se la scheggiatura nel parabrezza è limitata, si può provvedere a ripararlo: in questo caso, le caratteristiche del vetro vengono ripristinate senza che sia necessario sostituirlo.
Quanto dev’essere grande la scheggiatura
In questo senso, gli esperti indicano che è possibile riparare il parabrezza scheggiato se la spaccatura rispetta quanto segue:
- Il danno si è verificato all’esterno della zona di visuale del conducente, cioè nella superfice di circa 30 cm la cui metà si presenta lungo la linea corrispondente al centro del volante;
- La scheggiatura si trova a non più di 60 mm dal bordo del parabrezza;
- Le dimensioni della scheggiatura non superano un diametro di circa 25 mm (più o meno come una moneta da 2 euro).
Parabrezza: come viene riparato
Nelle condizioni del danno che abbiamo elencato qui sopra, il personale specializzato sarà in grado, dopo un attento esame alla scheggiatura, di effettuare una riparazione.
L’intervento viene effettuato con l’utilizzo di una resina specifica, che serve a “riempire” la porzione di vetro danneggiata, la quale sarà a sua volta indurita con un apparecchio a raggi UV. Terminata questa fase, si procede all’eventuale pulizia della resina di troppo e la lucidatura della superficie sulla quale l’operatore è intervenuto.
Riparazione del parabrezza: quanto costa e copertura assicurativa
L’importo da mettere in conto varia a seconda delle dimensioni e dell’entità del danno: in linea di massima, un intervento di ripristino del vetro può richiedere da 60-70 euro fino a 200 euro e anche di più. Se l’automobilista ha già stipulato una polizza Cristalli, il costo della riparazione viene coperto dalla Compagnia assicuratrice. Va considerato che non sempre la polizza Cristalli rientra negli Atti vandalici, e potrebbe inoltre accadere che l’assicurato si veda applicata una franchigia, anche se da tempo le Assicurazioni abbinano alla franchigia un riparatore convenzionato.
Quanto costa sostituire il parabrezza
In questo caso, la cifra è notevolmente superiore rispetto alla “semplice” riparazione. Tuttavia, anche qui gli importi variano: da qualche centinaio di euro, possono arrivare a superare il migliaio di euro. Va in effetti considerato l’acquisto del nuovo ricambio (che deve essere conforme ai requisiti prescritti dalla Casa costruttrice), e ovviamente è indispensabile affidarsi a tecnici specializzati.
Come difendersi dai danni al parabrezza (e risparmiare)
Prima di tutto, è importante una guida difensiva. Dunque: prestare la massima attenzione mentre si circola, soprattutto in determinate condizioni del fondo stradale, e mantenere un’adeguata distanza di sicurezza dai veicoli che seguono, proprio per non rischiare che i sassolini fatti inavvertitamente “schizzare” dalle ruote possano colpire il parabrezza.
Se l’auto è ferma, il meteo non va sottovalutato: in alcuni periodi dell’anno, un temporale può trasformarsi in grandinata e rischiare di danneggiare i vetri dell’auto (molti sono gli episodi di questo genere avvenuti negli anni). Se non c’è la possibilità di lasciare l’auto in un box, un garage, sotto una tettoia o – in senso più ampio – in uno spazio al coperto, si può considerare l’acquisto di un telo copriauto, di quelli che assicurano protezione contro la grandine. Vale la pena ripetere che, sempre nell’ottica del risparmio (e della sicurezza), una sollecita valutazione del danno al vetro può limitare la spesa a qualche decina di euro: ben inferiore, cioè, a quanto occorra sborsare per sostituire il parabrezza “tout court”.