Ruote, tergicristallo, liquidi, batteria: tutte le “materie di esame” al veicolo per affrontare in tutta tranquillità le settimane di ferie. È sufficiente un rapido controllo per non avere preoccupazioni.
Che l’auto sia recente oppure un po’ più “datata”, c’è una importante “voce” da mettere in conto se si sceglie di servirsene per le proprie vacanze estive: un controllo generale al veicolo. È qui che – psicologicamente parlando – si incontrano i tipi più vari: il super-sicuro di se che si limita ad un sommario esame del proprio automezzo, “Tanto la tengo bene e in genere la uso poco: è tutto a posto”; il superstizioso per il quale “Meno si controlla, meglio si sta”; il fatalista secondo cui “Se qualcosa deve andare storto, lo farà” (Legge di Murphy); agli antipodi, c’è il pignolo che passa al setaccio ogni millimetro di carrozzeria, smonta ruote e – se potesse lo farebbe – sedili e pannellerie per controllare “come sta sotto”; e poi c’è lo “sportivo” che ne approfitta per regalare alla propria amata su 4 ruote i coprisedili ultimo grido, un coprivolante “che fa tanto racing”, magari due faretti in più; il trasandato che, fosse per lui, l’auto non la laverebbe mai, figuriamoci controllare liquidi, livelli e condizioni generali del veicolo. Ognuno ha la propria personale visione delle cose.
In linea di massima, tuttavia, è sempre bene procedere ad un esame della vettura, se si prevede di farne un utilizzo più intenso nei giorni, o nelle settimane, di vacanza rispetto a quanto la si usa durante gli altri periodi dell’anno. Se non altro – anche qui entra in gioco la psicologia – una “occhiata” in più aiuta a sentirsi più tranquilli. Non è tanto questione di evoluzione degli equipaggiamenti di bordo, che monitorano in autonomia lo stato di salute del veicolo e ne informano il conducente, dunque in teoria a molti automobilisti possono “far dimenticare” il controllo alla vettura prima delle vacanze: l’occhio umano è sempre l’aspetto più importante. Non occorre un lungo fermo dell’auto in officina: ciò che va controllato, richiede una rapida indagine.
Ecco cosa è consigliabile tenere sotto controllo per poter partire tranquilli e scongiurare eventuali guasti o improvvise “rotture” dell’ultimo minuuto, che tanto “improvvise”, se si ragiona bene, non sono: procedendo con scrupolo all’esame delle condizioni del veicolo, si può ragionevolmente affrontare le vacanze a cuor leggero.
Gruppi ottici e tergicristallo. “Esclusi” per un momento i più recenti fari a Led, che dispongono di una autonomia di funzionamento piuttosto elevata, le più tradizionali lampadine alogene vanno tenute sotto controllo. Ovviamente, tutti gli elementi di illuminazione devono essere integri, il fascio di luce indirizzato correttamente. Se una lampadina è bruciata, è essenziale sostituirla immediatamente: e questo vale per i fari anteriori come per i fanali posteriori, le luci diurne e gli indicatori di direzione. Qualsiasi elettrauto è in grado di modificare l’inclinazione dei fari anteriori, anche in funzione del carico a bordo, in modo che la luce proiettata sia corretta. È bene portare con se una scorta di lampadine: una per ciascun elemento di illuminazione è sufficiente. Per la loro sostituzione, affidarsi al libretto di uso e manutenzione. Parlando di “visuale”, è bene controllare le condizioni dei tergicristallo: le spazzole devono “battere” in maniera omogenea sul vetro, senza lasciare alcuna zona scoperta. Qualora esse si rivelino consumate, del tutto o in parte, provvedere subito alla loro sostituzione.
Ruote. Sembra strano ma non lo è: in pieno 21. secolo, sono ancora molti gli automobilisti che ammettono di non prestare la giusta attenzione alle condizioni degli pneumatici della propria vettura (lo ha evidenziato, recentemente, una indagine commissionata da Nokia sulle abitudini degli automobilisti europei in un arco di tempo di cinque anni). Fermo restando il fatto che le gomme rappresentano uno degli elementi di sicurezza più importanti proprio per la loro natura di “diretti intermediari” fra veicolo (dunque conducente, perciò condizioni di utilizzo relative) e sede stradale, che sia essenziale il loro buono stato di salute è talmente superfluo da dire che potrebbe essere sorvolato. Meglio, però, pensarci: gli pneumatici vanno gonfiati alla corretta pressione (fa fede quanto riportato nel libretto di uso e manutenzione del veicolo), anche perché alle alte temperature la loro pressione interna tende ad aumentare leggermente. Attenzione se vi siano piccole abrasioni, screpolature anche leggere o il battistrada non si presenti consumato in maniera omogenea (a proposito: anche se il Codice della Strada prescrive uno spessore non inferiore a 1,6 mm, se gli intagli sono meno profondi di 3 mm conviene sostituire la gomma: un rapido esame con una moneta da 2 euro, che ha la “corona” esterna della giusta misura, lo rivelerà): basta soltanto una di queste “voci” per pensare ad una sostituzione delle gomme (almeno quelle di un unico assale, se tutte e quattro non sia proprio necessario). Anche la ruota di scorta va tenuta d’occhio: meglio, qui, gonfiarla leggermente di più rispetto a quelle “d’uso”. Analogamente, è bene una verifica al kit di gonfiaggio per le vetture sprovviste di ruota di scorta, che deve essere completo; ed è superfluo aggiungere che nel corredo di bordo debbano esserci la chiave di smontaggio dadi e/o bulloni e il cric (un accorgimento in più: dotarsi di un cuneo di legno da sistemare sotto una delle ruote opposte a quella da sostituire qualora si debba sollevare la vettura. In alternativa, ed in caso di emergenza, andrà bene anche una pietra, ma è meglio prevenire). Parlando di ruote, attenzione all’impianto frenante: se le pastiglie appaiono eccessivamente assottigliate, buttarle via e metterne di nuove dello stesso tipo. Allo stesso modo, è opportuno verificare che i dischi non presentino “scanalature” né eccessivi puntini di ossido. Chiaramente, il liquido dei freni e i tubi devono, rispettivamente, essere della corretta quantità e non presentare alcun taglio, nemmeno minuscolo. Se il freno a mano ha una corsa un po’ troppo “lunga”, meglio farlo registrare.
Batteria. In genere, è facile accorgersi che la batteria (qui una nostra guida alla sua cura e manutenzione) inizia a dare segnali di “affaticamento”: soprattutto nelle auto a gasolio, che possedendo un rapporto di compressione maggiore necessitano di un maggiore sforzo da parte dell’accumulatore, un avviamento “stanco” significa che è bene sostituire la batteria. L’elettrauto, con un tester digitale, è in grado di effettuare un check-up all’accumulatore in pochi minuti: se il voltaggio indica “80V”, la batteria è totalmente carica; viceversa, diminuendo il primo, cala lo stato di carica (se compare “40V” o meno, la batteria è da cambiare). Molti accumulatori dispongono di uno “spioncino”, che evidenzia un colore differente in base allo stato di carica dell’elemento: verde (tutto bene), nero (50% o poco più di carica: meglio procedere ad una ricarica), o bianco (sostituire). Per essere ancora più sicuri, si può procedere ad una rapida pulizia dei “poli” della batteria. I più scrupolosi portano con se, nel bagagliaio della propria auto, i cavetti di emergenza: un accorgimento tanto semplice quanto utile.
Livello dei liquidi. Anche se il libretto di uso e manutenzione della vettura permette la sostituzione del lubrificante motore anche ogni 30.000 km o anche più, è sempre bene controllarne il livello periodicamente. Se è meno della metà, o se l’ultimo cambio è più vecchio di dodici mesi, sarebbe opportuna la sostituzione dell’olio. Un analogo controllo può essere fatto per l’olio del cambio, manuale od automatico. Detto del liquido dei freni, una grande importanza (ai fini della sicurezza per se e per tutti gli altri utenti) va ascritta al liquido lavavetro, che deve essere sempre presente nella propria vaschetta. Meglio portarsene una scorta.
Climatizzatore. Una volta all’anno è bene sostituire il filtro antipolline: una operazione del costo di poche decine di euro che può rivelarsi cruciale, per la sicurezza, perché – per quanti ne vadano soggetti – evita improvvise allergie che possono disturbare la guida. Se non lo si controlla da molto tempo, è consigliabile sostituire il gas dell’impianto A/C (più sollecitato in estate e se si attraversano strade polverose).
Smartphone. Ormai lo abbiamo tutti: ragione di più per farne un utilizzo corretto. Si può approfittare delle numerose App (ciò vale per chi non disponga di uno dei servizi online offerti dalle Case auto come complemento del modulo infotainment) che indicano la dislocazione dei distributori di carburante lungo il tragitto e nelle località di vacanza, unitamente all’ubicazione dei parcheggi: ciò aiuta a risparmiare tempo ed a viaggiare più tranquilli.
Attenzione alle proprie condizioni fisiche. L’autovettura è un formidabile strumento di lavoro e di svago: meglio utilizzarla nella maniera più corretta. Ciò vale anche per il proprio stato di salute: è importante mettersi alla guida “freschi” e riposati, magari approfittando delle prime ore del mattino; non eccedere nel consumo di cibarie né di bevande (evitare le bibite gassate o troppo fredde, così come alimenti che, per venire assimilati dall’organismo, necessitino di un tempo piuttosto lungo di digestione); evitare di mettersi al volante se ci si sente agitati: tutto questo, sommato al calore delle giornate estive, può aggiungere stress e stanchezza alle lunghe ore di guida.