Ecco una breve guida per imparare a prevenire questo fastidioso disturbo che affligge molti automobilisti.
Non esiste un rimedio se non la prevenzione, di solito è ereditario e colpisce ben 6 milioni di italiani, soprattutto dai due ai 16 anni e le donne incinta o durante il ciclo mestruale: la cinetosi o chinetosi, un problema neurologico a tutti noto come il mal d’auto (vale chiaramente anche per treni, aerei e navi).
Noi non ci muoviamo eppur qualcosa si muove: l’automobile in cui viaggiamo. Questo provoca una sorta di asimmetria tra i sensi, infatti mentre la vista dice al cervello che siam fermi, il sistema labirintico dice invece che ci muoviamo. Risultato: pallore, ipersalivazione, vertigini, sudorazione fredda, cefalea, nausea fino al vomito. Non si tratta assolutamente di suggestione, in pratica è una distorsione delle percezioni del cervello che non riesce a capire i segnali del labirinto auricolare: l’apparato vestibolare (che ci dà il senso di stabilità) manda segnali non in linea con gli altri organi di senso.
Infatti se fissiamo un punto per un po’ di tempo scatta subito questo problema che si manifesta facilmente, ad esempio, in un passeggero che seduto nel retro dell’auto guarda il sedile anteriore. Una volta capito il problema, sentiamo un esperto Antonio D’Avino, medico pediatra di famiglia, vice presidente nazionale F.I.M.P. la Federazione Italiana Medici Pediatri. “Certamente bisogna prevenire e non curare, quando insorge il mal d’auto è ormai troppo tardi, oggi però gli studi ci consentono di circoscrivere il problema. Grazie anche alla stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità -aggiunge D’Avino – possiamo stilare una serie di raccomandazioni sufficienti per ridurre nei bambini e non solo i fastidi causati dalla cinetosi”.
Raccomandazioni
- partire la mattina presto, quando il bambino è ancora assonnato
- guidare tranquillamente,con velocità moderata e costante
- far mangiare un piccolo spuntino al bambino, con alimenti secchi come cracker o grissini, prima del viaggio e durante, se il viaggio è lungo
- far bere solo acqua o tè a piccoli sorsi,evitare bevande gassate
- distrarre il bambino con giochi o canzoncine
- mantenere l’ambiente dell’auto fresco e ventilato(lasciando un po’ aperto un finestrino o mediante l’aria condizionata)
Fonte ISSalute
Inoltre, si deve cercare nel veicolo la posizione meno soggetta a movimento e favorire il sonno del piccolo, quando possibile
Rimedi
I farmaci vanno utilizzati solo le raccomandazioni suindicate non danno gli effetti sperati, anche se risultano più efficaci se assunti prima dell’inizio del viaggio.
Nei bambini oltre i 2 anni si può utilizzare un antistaminico (dimenidrinato) almeno 30-60 minuti prima di iniziare il viaggio; in caso di percorsi lunghi l’assunzione va ripetuta dopo 4-6 ore..
Terapie alternative
Braccialetti il cui meccanismo d’azione, basato sulla compressione del punto P6 della medicina cinese, non è noto; vista l’assenza di effetti collaterali si possono adoperare anche nei più piccoli.
Altra terapia “non convenzionale” è a base di zenzero, ma sembra che quest’ultimo non dia maggiori vantaggi del placebo.
Origine parola
Der. del gr. kinētós ‘mobile , col suff. -osi cioè “malattia del movimento”
A cura di Luca Costa