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Hyundai Ioniq 5: la prova con Kevin Ceccon

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 27 lug 2022
Hyundai Ioniq 5: la prova con Kevin Ceccon
Potente e integrale la Hyundai Ioniq 5 scende tra i cordoli a Vallelunga con Kevin Ceccon.

Nello scorso weekend a Vallelunga (RM) è andata in scena  una tappa dell’ETCR, dove Hyundai è protagonista con la Veloster N, ma la Casa coreana propone sul mercato la Hyundai Ioniq 5, che abbiamo testato tra i cordoli a fianco del pilota ufficiale Kevin Ceccon.

Hyundai Ioniq 5 scatena in pista i suoi 305 CV

Il mondo della competizioni ad impatto zero vede impegnata Hyundai con la Veloster N che, in prova, arriva ad erogare ben 500 kW, l’equivalente di 680 CV. Ma anche i 305 CV della Hyundai Ioniq 5 di serie non sono affatto pochi. Inoltre, il SUV elettrico del Brand coreano può contare sulla trazione integrale, il che aiuta su una pista impegnativa come quella di Vallelunga. Con queste premesse saliamo a bordo della vettura, a fianco del pilota ufficiale della Casa coreana Kevin Ceccon.

Il silenzio ci avvolge, il che rende l’esperienza surreale. Di solito, in pista, quello che arriva subito ai sensi è il suono crescente del motore. Con la Ioniq 5 però è il silenzio assoluto a colpire. C’è un sibilo, crescente, niente di più. La plancia con i suoi schermi è invasa dai numeri mentre Kevin, tranquillo e chirurgico, sfrutta i cordoli e aggredisce le curve.

La Ioniq 5 è stradale ma non fa una piega

L’auto è perfettamente stradale, perciò il rollio si fa sentire, le gomme stridono, e la massa non l’aiuta. Ma è stabile, accelera in un amen, e la ripresa è impressionante. Così, è meglio puntarla dentro la curva in alcuni punti, tanto dietro non si schioda, in modo da conferire più direzionalità all’avantreno.

La velocità sale rapidamente, in uscita è portentosa, per cui conviene lavorare un pò di più sull’ingresso nelle svolte più lente, in quelle veloci, invece, non ci sono differenze di sorta rispetto alle auto convenzionali. Due giri in successione in una delle giornate più calde dell’anno non sono una prova semplice per un’elettrica stradale, ma la Ioniq 5 digerisce il tracciato romano con stile, muovendosi sulle sue ruote eleganti, e sfruttando tutti i 72,6 kWh della batteria.

Considerazioni di fine prova

Ovviamente, la Hyundai Ioniq 5 ha girato sul circuito ridotto, quello per le ETCR. Il peso superiore ai 2.000 kg non l’ha aiutata certo tra i cordoli, ma con una guida adattata alle sue caratteristiche è riuscita a fare la sua figura. I suoi punti di forza sono l’accelerazione e la ripresa, proprio come le auto dell’ETCR.

Non parliamo di numeri simili, ma sono questi i suoi assi nella manica. Se si pensa che è un prodotto nuovo, e destinato a perfezionarsi ulteriormente nel tempo, la Ioniq 5 ha decisamente superato l’esame e nel massimo del comfort. Magari in futuro anche noi potremmo girare in pista con le elettriche, ma per adesso verificarne le doti con un pilota professionista è comunque una grande occasione.

C’è da lavorare sul peso, e manca quell’adrenalina del motore termico che sale di giri. Comunque, i tanti rumori provenienti dalle ruote e dal sottoscocca rendono l’esperienza autentica. Se va bene in pista, in strada andrà benissimo; dopo tutto, nella guida di tutti i giorni si è sempre lontani anni luce dai limiti e da quelle situazioni dinamiche che si verificano in circuito.

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