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Hyundai Tucson al Salone di Ginevra 2015

Di Cesare Cappa
Pubblicato il 4 mar 2015
Hyundai Tucson al Salone di Ginevra 2015
Denominazioni passate, ma pianali futuri. Il nuovo suv del brand coreano si scopre sotto una veste completamente inedita.

Denominazioni passate, ma pianali futuri. Il nuovo suv del brand coreano si scopre sotto una veste completamente inedita.

Hyundai Tucson si presenta nuovamente al pubblico nostrano. Un intermezzo segnato da ix35 e un ritorno frutto di un lavoro che ha completamente stravolto l’immagine del suv precedente. La commercializzazione è prevista nella seconda metà dell’anno, a partire da dopo l’estate. Ancora un potenziale successo per la casa coreana, che in questo segmento ha sempre goduto di ottima fiducia da parte dei potenziali acquirenti del Bel Paese. Nuovo pianale, nuove forme e un stile che prende le distanze dal recente passato. Solo la meccanica non ha ancora beneficiato di una radicale trasformazione come quella subita dalla carrozzeria.

Hyundai Tucson: stile italiano

Nonostante la nuova Hyundai Tucson sia la vettura di un Gruppo coreano, il titolare dello stile della vettura è un designer italiano. Si chiama Nicola Danza e ha messo nero su bianco i progressi di una casa sempre pronta a stupire in fatto di design. Il tutto sotto le direttive del grande capo Peter Schreyer. Le forme, simili a quanto proposto da Santa Fe, sono più scolpite e decise. Crescono le dimensioni. Lunghezza, passo e larghezza sono aumentati, mentre l’altezza è diminuita di un centimetro. Lunga 4,475 metri, larga 1,85 e alta 1,645, la nuova Hyundai Tucson rompe le righe con il passato tracciato da ix35. Tanto che il primo impatto è quello di una vettura molto più grande e filante, ma in realtà si tratta semplicemente di un gioco di linee e di prospettiva. E la calandra esagonale rappresenta il tratto distintivo di ogni Hyundai con velleità da suv e crossover. Di fatto dovremmo essere di fronte alla vettura per così dire più matura del Gruppo. Qualità e finiture hanno raggiunto un livello in linea con quello della concorrenza teutonica, così che adesso la partita si possa giocare (quasi) ad armi pari.

Hyundai Tucson: motorizzazioni aggiornate

Manca ancora il guizzo tecnologico, però la nuova Hyundai Tucson ha in serbo una serie di novità interessanti. Le motorizzazioni sono rimaste le stesse della serie precedente, oltre ad una new entry. Più solide che parsimoniose, una certezza nel panorama coreano. La gamma a [glossario slug=”gasolio”] si distingue in due unità: il 1.7 CRDi da 115 cavalli, abbinato alla trazione anteriore e al cambio manuale a sei rapporti, e il 2.0 CRDi. In questo caso le varianti a disposizione sono due: quella da 136 cavalli di potenza e l’altra da 184. Oltre al manuale a sei marce può essere abbinato ad un automatico sempre a sei rapporti. Un’unità che adotta il “classico” convertitore di coppia. La famiglia a benzina si offre al “popolo sovrano” secondo due motorizzazioni. L’aspirato è il 1.6 GDI, ma a favore del pubblico c’è pure il nuovo motore turbo benzina 1.6 T-GDI. Un propulsore che vanta il privilegio di poter essere accoppiato ad un nuovo [glossario slug=”cambio-automatico”] doppia frizione a sette rapporti (di serie il manuale a sei). Ma la nuova Hyundai Tucson arricchisce il proprio bagaglio ingegneristico con una serie di tecnologie che garantiscono il massimo della sicurezza su strada. Dispositivi che regolano tra gli altri anche la frenata d’emergenza.

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