Icona Vulcano: supercar ibrida al Salone di Shanghai
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Made in Italy nella sua massima espressione tecnica: V6 biturbo o V12, entrambi ibridi, 870 o 950 CV. E’ la Icona Vulcano esposta a Shanghai.
Una delle “ibride” più potenti e performanti del mondo si trova a Shanghai, è italiana nel nome e nell’anima: sviluppa 870 o 950 CV grazie a un sistema termico elettrico dalla nobile origine. Un modo concreto per dimostrare come l’eccellenza del made in Italy, applicata a un approccio hi-tech, occupa un ruolo da protagonista a livello mondiale. Si tratta della Icona Vulcano che in questi giorni viene esposta al Salone di Shanghai. L’attesa supercar è realizzata in esemplare unico da Cecomp l’azienda che, su disegno Pininfarina, produce le piccole BlueCar, citycar elettriche impiegate nel servizio car sharing di Parigi.
>> Guarda le immagini della Icona Vulcano al Salone di Shanghai 2013
La Icona Vulcano, che avevamo ampiamente illustrato nelle scorse settimane, è una “supercar estrema” (segmento che la mette in ideale competizione con Bugatti Veyron, Ferrari LaFerrari, Pagani Zonda, Porsche 918 e che dimostra di essere particolarmente apprezzato in estremo oriente, e particolarmente in Cina) italiana nell’impostazione powertrain come nella componentistica: pneumatici Pirelli su cerchi da 20″ all’anteriore e 21″ al posteriore, impianto frenante carboceramico Brembo con dischi da 380 mm; il design del corpo vettura (4,45 la lunghezza, 1,94 m la larghezza, 2670 mm il passo) è sviluppato per la torinese Tecnocad Progetti da Samuel Chuffart, designer con un passato in Nissan, Jaguar, Land Rover e Bertone.
Se le linee della carrozzeria rivelano qualche “spunto esterno” (l’andamento sinuoso e l’abitacolo piuttosto arretrato fanno pensare a Ferrari F12 e 599), è sotto il cofano che si trovano le soluzioni tecniche più interessanti, e destinate a colpire l’immaginazione dei visitatori del Salone di Shanghai.
La Icona Vulcano viene declinata su due motorizzazioni, entrambe sviluppate da Claudio Lombardi, ex responsabile tecnico e direttore sportivo di Ferrari in F1 e a capo dello staff tecnico che diede luce alla Lancia Delta S4, oltre che padre del motore a V di 65° dell’Aprilia RSV4 campione del mondo Superbike con Max Biaggi.
La scelta tecnica operata da Lombardi è ibrida per entrambe le versioni, che differiscono fra loro per cubatura e architettura delle rispettive unità termiche, oltre al numero e alla disposizione dei motori elettrici. La versione più “piccola”, chiamata Icona Vulcano H-Competizione, viene equipaggiata con un 3.8 V6 a doppio turbocompressore, abbinato a due motori elettrici, che insieme sprigionano ben 870 CV; le prestazioni: 350 km/h la velocità massima, 2,9 secondi il passaggio 0 – 100 km/h.
Ce ne sarebbe già abbastanza per entusiasmarsi, ma c’è ancora spazio per collocare al vertice la Icona Vulcano H-Turismo, il cui nome – che indicherebbe un impiego turistico – è più “ideale” che pratico. Alle spalle dei due sedili trova posto un V12 da 6 litri, accoppiato a un motore elettrico collocato nella scatola del cambio per 950 CV complessivi. In questo caso, lo scatto 0 – 100 km/h richiede 2 secondi, mentre la velocità massima resta di 350 km/h.
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