Il futuro Renault passa "anche" dal metodo
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La casa francese svela una serie di tecnologie che nel breve e nel lungo periodo, ridefiniranno alcune macro aeree della propria produzione.
Quali sono le carte che cela Renault? Particolari, diverse e ciascuna a suo modo interessante. La tecnologia è trasversale e pertanto sono molte le novità che ha in serbo il costruttore transalpino. Nuovi motori, nuove variabili di modello, nuovi sistemi di sicurezza ed anche un nuovo metodo di lavoro. Vale tutto quando si tratta di tecnologia, quando si tratta di futuro. E siccome chi ben incomincia è a metà dell’opera, anche il “come” sviluppare un progetto è stato completamente riconsiderato rispetto ai “canoni” standard. Così il gruppo francese apre le porte del suo LCI: il laboratorio cooperativo d’innovazione. Una vera e propria start up, nata espressamente per anticipare il futuro secondo Renault. La struttura è indipendente dal resto del Gruppo ed è formata da tecnici ed ingegneri che si dedicano sia alla ricerca sia allo sviluppo. Il processo di lavoro è stato appunto denominato LCI. Il prodotto finale prende forma secondo il formato di concept. E il presente secondo LCI si chiama Value UP. Un prototipo che annuncia quali potrebbero essere alcune delle soluzioni future secondo Renault. Non si tratta solo di materiali, ma pure di “domotica” di bordo. Tanto che la plancia come oggi siamo abituati a pensarla, è stata letteralmente sostituita da una serie di display touch, che si palesano nelle loro funzionalità proprio come un tablet di ultima generazione. Ma il futuro secondo Renault è più presente di quanto si possa pensare.
Elettrico, turbo [glossario slug=”gpl”] oppure bicilindrico turbodiesel
La scelta è varia e le tecnologie differenti. Dei tre “modelli” di cui sopra, due sono pronti al debutto imminente, mentre l’ultimo è in realtà da considerarsi ancora un esperimento, nonostante sia assolutamente funzionante e marciante. Pertanto sono pronti all’esordio il nuovo motore elettrico e il tre cilindri turbo GPL. Nel primo caso si tratta di un’unità di tipo sincrono, capace di sviluppare 65 kW di potenza e 220 Nm di coppia motrice. I punti di forza su cui si sono focalizzati i progettisti della “Losanga”, sono stati migliorare la gestione elettronica del processo di ricarica e rendere più compatti i componenti in essere del propulsore Renault. Il noto 900 TCe invece, si presta ad essere commercializzato nella variante a doppia alimentazione, benzina GPL. Mentre chi invece si può al momento definire una sorte di concept motoristico, è il bicilindrico turbodiesel due tempi. Una scelta inconsueta quando si tratta di trazione per autoveicoli. Un propulsore nato dalla collaborazione di diversi attori, coordinati ovviamente da Renault. La cilindrata complessiva è di 730 centimetri cubici, mentre la fascia di potenze in grado di sviluppare è compresa tra i 35 e 50 kW. Pesa mediamente 40 kg meno di un motore analogo in termini di prestazioni ed è stato pensato per vetture compatte.
Twizy diventa “commerciale” e il commerciale diventa ibrido
Il tema dell’elettrico è di quelli chiave anche quando si tratta di attività commerciale. Così Renault scopre la propria Twizy Delivery Concept. Un “prodotto” all’interno di un progetto di ricerca chiamato VELUD, che studia ed elabora soluzioni alternative per una mobilità ed una logista urbana efficiente. Nello specifico si tratta di un modulo aggiuntivo al modello Twizy, che trasforma la mini citycar francese in un vero e proprio veicolo commerciale di dimensioni ridotte. Sparisce la sezione destinata al secondo passeggero e gli assi ruota da due passano a tre. Una sorta di mini van per la mobilità urbana, silenzioso, ma soprattutto ecologico. Dimensioni differenti e attività diverse, pur rimanendo nuovamente nel mondo del commercio, per il sistema [glossario slug=”ibrido”] destinato ai veicoli commerciali Renault. Sviluppato sulla meccanica di Renault Master, si tratta di un sistema [glossario slug=”ibrido”] diesel. Il motore endotermico protagonista impiegato dai tecnici francesi è il biturbodiesel dCi da 165 cavalli.
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