Il mercato 2011 parte in calo. Male Fiat
I dati di vendita di gennaio mostrano un calo generale in Italia. Male Fiat, che perde posizioni e quote.
Parte male il 2011 per il mercato auto in Italia: gennaio è stato negativo con un calo generale del 20,7%, confermato anche dai concessionari sparsi sul territorio nazionale che prevedono una diminuzione anche nei prossimi mesi.
Negative anche le performance di Fiat, sia per quanto riguarda le immatricolazioni sia per la quota di mercato: nei primi 31 giorni dell’anno sono state 48.000 le vetture immatricolate con i brand del gruppo, con un drammatico calo del 27,7% sullo stesso mese del 2010 quando, però, erano ancora in vigore gli ecoincentivi statali. Questo ha portato a un calo anche della quota di mercato, che in Italia è passata dal 32 al 29,2%.
Quest’ultimo dato, tuttavia, lascia qualche speranza che l’azienda automobilistica italiana per eccellenza risalga la china e torni ai livelli di un tempo: negli ultimi mesi del 2010, la quota è andata via via aumentando, passando dal 27,5% di ottobre, al 28,5% di novembre al 29,7 di dicembre.
Andando a verificare i dati dei singoli brand, si vede che Fiat ha immatricolato più di 34.000 vetture (meno 34,3% su gennaio 2010), contro le 7.000 di Lancia (meno 21,8%) e le 6.600 di Alfa Romeo, che soprattutto grazie alla pluripremiata Giulietta riesce a chiudere gennaio con un +1,5%.
Aumentano, invece, i trasferimenti di proprietà di auto usate: sempre a gennaio, secondo i dati della Motorizzazione, ne sono stati registrati 364.785, con un aumento del 10,75% rispetto a gennaio 2010, quando furono 329.371.[!BANNER]
In Francia, le immatricolazioni generali di gennaio mostrano una tendenza diversa a quella italiana: più 8,2% a livello generale, con Renault che scende dell’1,4%, Peugeot che sale del 13,7% e Citroen che va a più 8,4%. A livello internazionale, spicca il meno 21,5% del Giappone e il più 17,5% degli Stati Uniti.
Al di là delle Alpi il Lingotto ha invece incrementato sia le vendite sia la quota di mercato: più 11,4% nel primo caso e più 0,1% nel secondo. Diminuzione, invece, in Spagna: meno 53,2% il gruppo Fiat (ma aumento del 72,4% per Alfa Romeo) e meno 23,5% il calo generale nazionale.
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