Il motore 1.2 PureTech di Stellantis continua a dare problemi, nonostante l'aggiornamento
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Il motore 1.2 PureTech di Stellantis, un elemento centrale nella gamma di modelli del gruppo, continua a essere al centro di problematiche tecniche significative. Nonostante l’introduzione della versione aggiornata EB2 Gen 3 nel 2023, persistono difetti tecnici che hanno sollevato preoccupazioni tra i proprietari e gli esperti del settore. Tra i problemi più comuni figurano il mal posizionamento delle viti della ruota dentata dell’albero a camme e il rischio di slittamento della catena di distribuzione, una componente che era stata adottata per sostituire la precedente cinghia a bagno d’olio, rivelatasi vulnerabile a un deterioramento precoce.
I punti critici
Uno dei punti critici risiede nell’usura prematura dell’albero a camme, che compromette la fasatura del motore. Questo difetto può causare una serie di conseguenze, tra cui perdita di potenza, accensione di spie d’allarme sul cruscotto e problemi legati alla distribuzione. In fase di diagnostica, i proprietari possono identificare il malfunzionamento tramite codici di errore specifici come P0012, P0015, P0016 e P0017, che forniscono indicazioni precise sui guasti correlati alla fasatura e alla distribuzione.
Per risolvere queste criticità, Stellantis ha implementato interventi tecnici mirati. A partire dal 31 gennaio 2024, è disponibile un fasatore migliorato per l’albero a camme, mentre dal 18 febbraio dello stesso anno sono state introdotte viti ottimizzate per la ruota dentata. Tuttavia, i veicoli prodotti prima di queste date potrebbero continuare a manifestare i difetti descritti, richiedendo interventi correttivi.
Su quali modelli è proposto
Il motore, proposto in versioni da 100 CV e 136 CV micro-ibrida, è ampiamente utilizzato su modelli di marchi come Citroën, DS, Fiat, Jeep, Opel e Peugeot. Per garantire una maggiore tranquillità ai clienti, Stellantis offre una copertura per i costi di riparazione attraverso la garanzia standard di due anni. Inoltre, programmi estesi come We Care di Citroën e Allure Care di Peugeot possono estendere la copertura fino a sei anni, a condizione che la manutenzione venga effettuata presso centri autorizzati.
Un ulteriore passo per tutelare i consumatori è rappresentato dall’attivazione di una piattaforma dedicata al rimborso spese per le riparazioni già effettuate. Questo servizio, attualmente operativo in Francia e Spagna, sarà esteso agli altri mercati europei entro la fine del 2024. Nonostante tali misure, Stellantis si trova ad affrontare una sfida importante: recuperare la fiducia dei clienti. Le numerose azioni legali collettive avviate, come la class action in Spagna, evidenziano l’urgenza di ristabilire un rapporto di fiducia con i consumatori.
Il caso del motore 1.2 PureTech sottolinea l’importanza di un approccio proattivo e trasparente da parte dei costruttori automobilistici nella gestione di problematiche tecniche. Solo attraverso soluzioni efficaci e un dialogo costante con i clienti sarà possibile superare questa crisi e rafforzare la reputazione del gruppo nel panorama automobilistico globale.
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