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Il Salone di Parigi dichiara guerra alla CO2

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 5 ott 2010
Il Salone di Parigi dichiara guerra alla CO2
Dalle ibride alle elettriche, le protagoniste del Salone dell'Auto francese sono sempre più pulite ed eco-compatibili

Dalle ibride alle elettriche, le protagoniste del Salone dell’Auto francese sono sempre più pulite ed eco-compatibili

Se c’è una tendenza tra i Costruttori presenti al Salone dell’auto di Parigi è senza dubbio quella di contenere le emissioni inquinanti in tutte le categorie. Infatti, se prima eravamo abituati a vedere vetture ibride tra i marchi di lusso o in alcune fasce di mercato, adesso il concetto si amplia verso il basso e approda alle medie e alle utilitarie.

Oltre alla Lexus CT 200h, un’altra vettura del segmento C ha un sistema che ricorda molto il concetto di ibrido. Si tratta della nuova Citroen C4 che ha un sistema di stop&start evoluto con un alternatore reversibile e una batteria ausiliaria che recupera l’energia in frenata e la rende disponibile per le ripartenze e per i sorpassi dove fornisce un surplus di potenza. La Honda invece si spinge più in basso e propone una Jazz dotata del sistema ibrido IMA, ormai ultra collaudato, che promette consumi interessanti, 4,4 litri per 100 km, e una produzione di Co2 di soli 104 g/km.

Non mancano le auto totalmente elettriche pensate per la città, come la Citroen C-Zero, cugina delle vetture analoghe marcate Peugeot e Mitsubishi, che è possibile ordinare già da ora e sarà disponibile a gennaio con un formula di noleggio dal costo di 460 euro mensili per 4 anni.

Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo la Mercedes con la Classe A E-Cell che forse arriverà in Italia entro il 2011 in 50 selezionatissime unità per i clienti della Stella a Tre Punte. “E’ una soluzione pensata esclusivamente per la mobilità cittadina -dicono alla Mercedes – al di fuori dei centri storici bisogna affidarsi ad altri tipi di propulsore”.

Persino la tra le supercar ci sono alternative che strizzano l’occhio all’ecologia: è il caso della nuova Lotus Elite che, tramite una tecnologia simile al KERSutilizzato in F1, schizza via fino 320 km/h limitando le emissioni inquinanti. Anche sua maestà la Ferrari è ricorsa allo stop&start per rendere più pulita l’affascinante California.[!BANNER]

E’ il segnale che qualcosa sta cambiando e anche se passerà del tempo, prima che tutte le auto emetteranno il sibilo pulito dei motori elettrici, questi saranno sempre più protagonisti del mercato, come supporto ai propulsori tradizionali, ma avranno un ruolo sempre più determinante nella lotta alla famigerata e odiata anidride carbonica.

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