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Il settimo sigillo: a Montreal vince Hamilton

Di Leopoldo Canetoli
Pubblicato il 11 giu 2012
Il settimo sigillo: a Montreal vince Hamilton
Nella settima gara del Mondiale vince il settimo pilota diverso: Louis Hamilton.

Nella settima gara del Mondiale vince il settimo pilota diverso: Louis Hamilton.

Non era mai successo in Formula 1: sette gare e sette diversi vincitori! Non tutti chiaramente potranno puntare al Mondiale, ma così i tre migliori del lotto hanno ripreso le posizioni di comando e da Valencia si ricomincia da capo come se niente fosse successo prima. Un grande, grandissimo Hamilton è arrivato finalmente alla vittoria e col suo 18° GP vinto si è portato al comando del campionato con due punti su Alonso e tre su Vettel.

La gara sul circuito di Montreal era cominciata al piccolo trotto. Tutto normale al via, tutto bene alla prima curva. Ancora una volta si giocava sui pneumatici, e ancora una volta alla Ferrari hanno fallito. Nell’alternarsi del primo pit stop Alonso ha preso momentaneamente il comando della gara. A questo punto al muretto box della “rossa” si sono ingolositi, hanno pensato ad una tattica suicida: arrivare alla fine senza più fermarsi…

Il  calcolo si è dimostrato sbagliato. Anche Vettel in un primo momento ha seguito questa folle idea, ma in extremis, con un cambio gomme a pochi giri dalla fine, ha dimostrato che quella strategia era quella giusta.

Ed era la strategia di Hamilton che a quindici giri dalla fine ha effettuato l’ultimo cambio gomme, accumulando un ritardo da Alonso di una quindicina di secondi. Da quel momento il campione della McLaren è entrato quasi in “qualifica” sparando quindici giri da primato. Ha così raggiunto e superato Vettel, e poi Alonso senza il minimo problema. Il guaio è che sono arrivati anche Grosjean, e poi Perez, mentre Vettel con un cambio gomme disperato riusciva anche lui a prendere Alonso.

A questo punto è stato chiaro che la scelta strategica dei box era sbagliata per la Ferrari, anche se non si capisce come Grosjean che pure ha effettuato un solo pit stop sia riuscito a mantenere nelle ultime fasi della gara quel ritmo indiavolato. E bene ha fatto anche il piccolo Perez (pilota della Ferrari Academy…) che partito quindicesimo è riuscito a salire sul podio.

“Abbiamo tentato di vincere, ma ci è andata male” ha commentato Stefano Domenicali senza nascondere le sue colpe. In effetti in una giornata in cui la Ferrari aveva dimostrato una buona efficienza c’è stata la debacle della strategia. Assieme all’ennesima debacle di Massa, solo decimo al traguardo dopo un inutile testacoda.

Ora la Formula 1, dopo la trasferta canadese, rientrerà in Europa e tra due settimane si ripresenterà a Valencia. Chissà quale dei sette vincitori potrà salire sul gradino più alto del podio, insidiare il primo in classifica che ora si chiama Hamilton. E chissà quali altre diavolerie ci presenterà il mago Newey, che continua ad essere contrastato dai verificatori della FIA che lo tengono duramente sotto la lente di controllo. Ma almeno così questo Mondiale, che è ormai giunto alla ottava prova, rimane apertissimo. E nella lotta tra Red Bull e McLaren potrebbe anche inserirsi, strategie permettendo, la nostra Ferrari.

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