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Infiniti VC-T: il primo motore a rapporto variabile di compressione

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 25 ago 2016
Infiniti VC-T: il primo motore a rapporto variabile di compressione
Annunciato come un sistema alternativo ai dispositivi di disattivazione dei cilindri, dal Salone di Parigi in poi ha stupito gli addeti ai lavori.

Annunciato come un sistema alternativo ai dispositivi di disattivazione dei cilindri, dal Salone di Parigi in poi ha stupito gli addeti ai lavori.

Svelato per la prima volta al recente Salone di Parigi, Infiniti ha chiamato l’inedito propulsore VC-T (sigla che sta per “Variable Compression – Turbocharged“), ovvero il primo motore caratterizzato dal rapporto variabile della compressione. Si tratta, dal punto di vista tecnico, di un importante passo avanti nella ricerca tecnologica automotive, perché la variazione continua della compressione permette di ottenere numerosi vantaggi in termini di consumi, emissioni e prestazioni su strada.

Nel dettaglio, il motore a sistema VC-T di Infiniti ha richiesto ai tecnici del Marchio giapponese un lunghissimo iter di sviluppo: addirittura vent’anni. L’architettura presenta un blocco a quattro cilindri da 2 litri di cilindrata. Particolarità di questo motore è… l’assenza di un preciso rapporto di compressione. O meglio, l’indice esiste, solo che è compreso fra 8:1 e 14:1 (il primo valore risulta particolarmente indicato in chiave prestazionale, mentre il secondo consente una particolare attenzione a consumi ed emissioni), nel quale le variazioni di rapposto vengono tenute sotto controllo costante da parte di un modulo elettronico che “avverte” le istantanee condizioni di marcia e le trasforma nella compressione ottimale in modo da favorire gli elementi di risposta del motore più utili in una determinata fase di funzionamento della vettura.

In altre parole: il sistema VC-T rappresenta, riguardo all’efficienza termica del motore, una tecnologia alternativa agli attuali dispositivi di disattivazione dei cilindri, che “tagliano” l’azione di due o più pistoni (a seconda del frazionamento delle unità che ne sono equipaggiate) in base alle istantanee esigenze di consumi e prestazioni. Mediante il VC-T di Infiniti, infatti, la variazione del rapporto di compressione generata dalle differenti portate dei pistoni modifica anche la cilindrata del motore stesso.

Secondo quanto anticipato da Infiniti, le peculiarità che dovrebbero essere garantite dall’impiego del sistema VC-T di variazione continua della compressione vanno da un minore consumo di carburante a un contenimento delle emissioni, ad elevate prestazioni fino a una drastica riduzione di rumori e vibrazioni.

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