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Si chiude un capitolo per le supercar tedesche, addio a celebre marchio

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 22 apr 2025
Si chiude un capitolo per le supercar tedesche, addio a celebre marchio
La chiusura di Isdera AG segna la fine di un'epoca per le supercar tedesche. Un'eredità di lusso e innovazione tra Imperator 108i e Commendatore 112i

Con la chiusura definitiva di Isdera AG, si conclude un capitolo importante nella storia delle supercar tedesche. Fondata nel 1982 da Eberhard Schulz, questa casa automobilistica di nicchia si è distinta per l’eccellenza artigianale e il design esclusivo, offrendo al mondo automobili che combinavano ingegneria avanzata e un’estetica senza tempo. Nonostante il suo successo tra gli appassionati, il tribunale distrettuale di Saarbrücken ha decretato la fine di questa leggenda automobilistica, ponendo fine a quasi quattro decenni di innovazione.

Un marchio precursore dei tempi

Isdera è stata una vera pioniera nel settore, grazie a modelli iconici che riflettevano la sua visione unica. Tra questi, l’Imperator 108i, un mix perfetto di lusso e prestazioni, ha rappresentato un punto di riferimento per il marchio. Tuttavia, è stato il modello Commendatore 112i del 1993 a consacrare Isdera come simbolo di eccellenza. Equipaggiata con un motore V12 Mercedes da 620 cavalli, questa supercar non era solo una meraviglia tecnologica, ma anche un’opera d’arte su quattro ruote. Un esemplare del Commendatore 112i ha raggiunto la cifra record di 1,2 milioni di euro in un’asta del 2021, testimoniando il valore inestimabile del suo design e della sua ingegneria.

Nonostante la gloria del passato, gli ultimi anni sono stati difficili per Isdera. L’alleanza con investitori cinesi attraverso Sinfonia Automotive AG e il tentativo di rilanciare il marchio con la Commendatore GT elettrica non hanno prodotto i risultati sperati. Il progetto, che mirava a ridefinire il futuro del marchio, è stato accolto con entusiasmo iniziale ma non è riuscito a imporsi in un mercato sempre più competitivo e dominato dalle nuove tecnologie elettriche.

Una realtà più ampia

La chiusura di Isdera riflette una realtà più ampia: le sfide crescenti per i produttori europei tradizionali. In un panorama automobilistico in rapida evoluzione, dove i produttori cinesi e le innovazioni tecnologiche stanno ridefinendo le regole del gioco, molte aziende storiche faticano a mantenere la loro posizione. Isdera, nonostante il suo impegno per l’artigianalità e l’eccellenza, non è riuscita a superare questi ostacoli.

Tuttavia, il lascito di Isdera non scompare con la chiusura della sua sede. I suoi modelli continueranno a essere celebrati come testimonianze di un’epoca in cui la creatività e la passione erano i pilastri dell’industria automobilistica di alta gamma. Le porte ad ali di gabbiano, gli specchietti retrovisori periscopici e i motori Mercedes e Porsche sono simboli di un’eredità che non sarà dimenticata.

La storia di Isdera AG ci ricorda che, nel mondo delle automobili, il valore dell’artigianalità e della visione non può essere misurato solo dal successo commerciale. Anche se il marchio non esiste più, la sua influenza perdura, ispirando una nuova generazione di appassionati e designer. Le sue supercar tedesche rimangono un simbolo di ciò che si può ottenere quando l’innovazione incontra la passione.

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