Istat: a maggio prezzo dei carburanti in aumento
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L’inflazione rallenta, ma il rialzo di Eni sul Gpl ha trascinato tutte le compagnie dopo nove mesi di diminuzioni.
In Italia l’inflazione nel mese di maggio rallenta: la crescita dei prezzi si ferma, infatti, allo 0,5% rispetto allo 0,6% di aprile. L’Istat spiega che questo lieve calo dell’inflazione rilevato «è principalmente imputabile alla decelerazione della crescita su base annua dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti e all’accentuarsi della diminuzione dei prezzi degli alimentari non lavorati», cioè quelli freschi, la frutta e la verdura. Buone notizie per tutti? Non per gli automobilisti. Per contro, infatti, i carburanti sono sottoposti a un tendenziale aumento, che controbilancia l’effetto freno.
A dare il via al rialzo per tutte le compagnie è stata la mossa di ieri dell’Eni, che ha fatto salire il prezzo del Gpl, seguito poi da quello della verde. Secondo i dati Istat, a maggio la benzina ha segnato un aumento dello 0,6% su base mensile e ora, dopo un periodo di nove mesi con prezzi stazionari o in discesa, sale dell’1,1% su base annua. Stessa situazione per il gasolio, rimasto fermo ad aprile e di nuovo in rialzo nel confronto annuo, a +1,3%. L’inversione di tendenza nel settore carburanti, spiega l’ente di ricerca, è resa ancora più evidente perché paragonata allo stesso periodo del 2013, quando si registrarono rilevanti diminuzioni.
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