Italdesign: il mistero dei Giugiaro...
I Giugiaro hanno fatto seguire all’annuncio di uscita da Italdesign un’appassionata pagina di ringraziamento sul Corriere della Sera.
Alla fine di giugno con un sintetico comunicato Giorgetto Giugiaro, uno dei padri del design automobilistico, annunciava l’uscita sua e di Fabrizio dalla Italdesign che aveva fondato nel 1968 e dal 2010 entrata nella galassia VW, sotto l’ala di Audi. Contestualmente Giugiaro cedeva il restante 9,9% rimasto di sua proprietà ad Audi che consolida così un controllo totale su Italdesign e lasciava anche la carica di Presidente Onorario.
In quella occasione Giugiaro aveva declinato qualsiasi commento alla clamorosa decisione, che invece Italdesign motivava con “l’intenzione di dedicare più tempo ai suoi interessi personali”. E invece, in modo clamoroso e inusuale, sabato 18 luglio, con un paginone a pagamento del Corriere delle Sera, con fondo rosso passione, i Giugiaro pubblicano un accorato ringraziamento a “tutti i dipendenti e collaboratori di Italdesign Giugiaro”, un cenno a Volkswagen “il più importante gruppo automobilistico del mondo” ed uno sperticato ringraziamento al “geniale Ing. Ferdinand Piech che ha consentito tale unione condividendo Visioni e Strategie. Lo salutano (i Giugiaro) insieme alla signora Ursula con profonda stima”.In chiusura un generico ringraziamento ai media e a tutti i giornalisti, per aver sostenuto con simpatia la loro attività.
A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti, e la logica, il tono e la sequenza dei fatti non possono non far pensare ad una insanabile differenza di vedute appunto su visioni e strategie della Volkswagen di Winterkorn, contrapposta a quello del defenestrato, grande vecchio Ferry Piech, con tanto di citazione di stima personale per la odiatissima (dal board del gruppo), potentissima “signora Ursula”. Dunque se questa lettura “maligna” è quella giusta, i Giugiaro lasciano perché Piech ha lasciato. Certo i critici dicono che dall’acquisizione, la vena creativa di Giorgetto e Fabrizio sembra essersi esaurita e niente di memorabile è più uscito, pur in una situazione che sembrava ideale, una grande scuola di design all’interno di un immenso, ricco, gruppo, con disponibilità di mezzi e risorse, eterna spina di tutti i maestri del design.
Certo Giorgetto ha 76 anni (ma Fabrizio 50) e potrebbe anche desiderare di essere poco o nulla impegnato dopo una vita professionale iniziata in Fiat a 17 anni. Certo lo stile accentratore VW, e Audi in particolare, può essere pesante da gestire, ma tutte queste motivazioni sembrano meno rilevanti rispetto all’evidente stato d’insoddisfazione per la Italdesign di Audi. Forse Giorgetto e Fabrizio hanno altri progetti, magari ancora nel design auto, ma alcuni pensano che i Giugiaro potrebbero dedicarsi al design globale, non più prevalentemente automobilistico.
Insomma il mistero dei Giugiaro, dopo la clamorosa uscito dal gruppo, per ora resta tale con possibili sorprese, magari inattese come questa o con una scomparsa definitiva come quella di Ghidella alla fine degli anni ’80. Intanto grazie Giorgetto per i rivoluzionari capolavori che hai donato in tutti questi anni al mondo dell’automobile.
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