Jaguar-Land Rover: tagli e X-Type fuori produzione entro la fine del 2009
X-Type fuori produzione entro la fine dell’anno e tagli al personale nello stabilimento di Halewood. E’ crisi per Jaguar-Land Rover in Inghilterra
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Trecento posti di lavoro in meno alla Jaguar-Land Rover. Con questo provvedimento il Gruppo britannico ha reso ufficiale il taglio alla manodopera nello stabilimento di Halewood, vicino a Liverpool, nel quale viene assemblata una parte delle Jaguar, compresa la X-Type, che – secondo quanto comunicato dalla dirigenza del Marchio inglese, ceduto nel 2008 dalla Ford alla Tata – uscirà di produzione entro la fine dell’anno.
Sono chiari i motivi che hanno portato ad annunciare la riduzione dei lavoratori nell’impianto a nord ovest dell’Inghilterra, e vanno tutti ravvisati nella persistente crisi dei mercati: “L’industria automobilistica britannica è stata colpita in modo particolarmente pesante dalla crisi. Soprattutto per quanto riguarda il settore primario, quello legato alla metallurgia. Le vendite del Gruppo Jaguar Land Rover sono scese del 28 per cento negli ultimi 10 mesi”, ha dichiarato il CEO David Smith.
Indicando pure che, in Europa, le vendite di Jaguar-Land Rover hanno subito un calo del 38,7 per cento, arrivando a 40.999 unità vendute (dati confermati dal rapporto reso noto nei giorni scorsi dalla ACEA, l’Associazione europea dei Costruttori), una situazione che ha colpito anche BMW, Daimler e Lexus, le maggiori rivali del Gruppo Jaguar Land Rover.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: degli attuali 2 mila dipendenti di Halewood, 300 saranno lasciati a casa. Non è chiaro se, in questa situazione di “esuberi”, si tratterà di licenziamenti oppure di prepensionamenti (e sarebbe interessante scoprirlo). E c’è di più, e si tratta di un deciso ridimensionamento delle attività industriali dello stabilimento di Halewood, per il quale è stata pianificata una chiusura. Tuttavia, i dirigenti del Gruppo britannico si sono affrettati a comunicare che le attività dell’impianto di Halewood non termineranno del tutto, ma saranno sospese per tre settimane. Un primo segno di ulteriori – gravi – provvedimenti? Si spera che non sarà così.
Dal canto loro, i vertici indiani della Tata rimangono fermi nelle proprie posizioni di riduzione ulteriore della forza lavoro all’interno del Gruppo Jaguar Land Rover: dati alla mano, dicono, le perdite nette negli ultimi 10 mesi sono state di 306 milioni di sterline (356 milioni di euro).
Per contrastare la volontà dei dirigenti indiani, che rischierebbe di tagliare ulteriormente le gambe alle attività future di uno dei più prestigiosi Marchi europei, il Gruppo JLR sta domandando aiuti pubblici: un portavoce del Gruppo ha annunciato che prosegue il dialogo con il Governo di Londra sull’ottenimento di una garanzia per 340 milioni di euro che la Banca Europea di Investimenti aveva concesso all’inizio dell’anno.
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