Auto connesse, elettriche e autonome: l'UE svela un piano da 50 miliardi di euro

Ben 50 miliardi di investimenti, 13 milioni di posti di lavoro e 1000 miliardi di fatturato: questi sono i numeri impressionanti del nuovo Piano d’Azione Industriale, recentemente svelato dalla Commissione Europea. Un piano ambizioso, pensato per guidare il settore automobilistico verso una vera e propria rivoluzione verde e digitale, contrastando al contempo la crescente concorrenza asiatica.

La strategia, articolata in cinque pilastri principali, punta a trasformare ogni aspetto dell’industria automobilistica. Dalla produzione alla formazione del personale, dalla gestione della supply chain resiliente alla commercializzazione, ogni segmento sarà coinvolto in questo cambiamento epocale.

Commissione Europea, cosa bolle in pentola

Il cuore pulsante del piano è rappresentato dallo sviluppo di veicoli connessi e autonomi, alimentati da batterie di nuova generazione e supportati da software avanzati. La creazione di strutture di test transfrontaliere e il lancio dell’European Connected and Autonomous Vehicle Alliance sono tra le iniziative chiave per consolidare la leadership tecnologica europea.

Un ruolo cruciale è riservato alla mobilità sostenibile, con incentivi dedicati alla diffusione dei veicoli elettrici e al potenziamento delle infrastrutture di ricarica. L’attenzione si estende anche al trasporto pesante e alle tecnologie di ricarica bidirezionale, mirando a una transizione ecologica su larga scala.

Per garantire un’autonomia strategica, Bruxelles ha ideato il Battery Booster, un pacchetto di misure volto a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a promuovere l’economia circolare. Inoltre, si prevede un significativo investimento nella formazione attraverso l’Osservatorio Europeo per la Transizione Equa e il rafforzamento del Pact for Skills.

Il piano include anche strumenti per proteggere il mercato da pratiche commerciali sleali e per semplificare il quadro normativo, con un’attenzione particolare alle PMI. Tuttavia, la vera sfida consisterà nell’implementazione coordinata di queste misure in un contesto geopolitico sempre più complesso.