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Lancia Beta Montecarlo: 50 anni per la sportiva che ha segnato un’epoca

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 7 apr 2025
Lancia Beta Montecarlo: 50 anni per la sportiva che ha segnato un’epoca
La Lancia Beta Montecarlo, un'icona anni '70 con design Pininfarina e motore Lampredi, è oggi una gemma per i collezionisti.

Design audace, innovazione tecnica e prestazioni entusiasmanti: sono questi gli ingredienti che hanno consacrato la Lancia Beta Montecarlo come una vera leggenda dell’automobilismo italiano degli anni ’70. Un’auto che, con il suo fascino senza tempo, continua a far sognare gli appassionati di tutto il mondo.

Introdotta nel 1975, questa sportiva compatta rappresentava il frutto dell’intuizione di Gianni Agnelli. Il progetto, nato inizialmente sotto l’egida di Fiat, trovò nella Lancia la sua dimensione ideale, evolvendosi in una raffinata coupé due posti. Ispirata al prototipo Abarth SE 030, la Beta Montecarlo sfoggiava una carrozzeria firmata design Pininfarina, un perfetto equilibrio tra eleganza e sportività. Le sue linee scolpite racchiudevano un layout tecnico innovativo, con il motore centrale trasversale che garantiva una distribuzione ottimale dei pesi.

Il cuore pulsante della vettura era il celebre motore bialbero Lampredi da 2.0 litri, capace di erogare 120 cavalli. Un propulsore che, abbinato a un peso inferiore ai 1.000 kg, consentiva prestazioni notevoli: velocità massima di 190 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 9,3 secondi. Una combinazione che la rendeva una delle auto più performanti della sua epoca.

Due le versioni della Lancia Beta Montecarlo

La Lancia Beta Montecarlo venne proposta in due varianti di carrozzeria: una coupé e una versione Targa con tetto rimovibile. Tuttavia, per il mercato americano, dove fu commercializzata come Lancia Scorpion, la potenza venne ridotta a 81 cavalli per rispettare le stringenti normative anti-inquinamento. Un altro elemento distintivo era la sofisticata sospensione posteriore a doppi triangoli oscillanti, che conferiva alla vettura una straordinaria tenuta di strada e agilità nei percorsi misti. Non sorprende, quindi, che le versioni da competizione abbiano ottenuto importanti successi sportivi.

La produzione della prima serie si concluse nel 1978, ma l’anno successivo venne lanciata una seconda serie, caratterizzata da modifiche estetiche e miglioramenti tecnici, come l’introduzione di nuovi carburatori e l’accensione elettronica Magneti Marelli. Tra il 1975 e il 1981, vennero prodotti oltre 5.000 esemplari, consolidando il suo status di icona tra le auto anni ’70.

Oggi, la Lancia Beta Montecarlo è considerata un autentico oggetto del desiderio per collezionisti e appassionati. Il suo design senza tempo e le qualità dinamiche continuano ad affascinare, a quasi cinquant’anni dalla sua nascita. Una vera gemma dell’automobilismo italiano, destinata a rimanere nel cuore di chi ama le auto d’epoca.

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