L'auto che vorremmo? Affidabile ed economica
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Un’indagine di AltroConsumo svela vizi e virtù delle automobili secondo 22.000 automobilisti europei
Scegliere l’auto implica un’attenta ricerca preventiva. A indagare meglio sul rapporto fra automobilisti e automobili europee ci ha pensato Altroconsumo che, nel 2009, ha intervistato circa 22.000 possessori di vetture di cinque Paesi diversi: Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Belgio.
In particolare, il sondaggio mira a rilevare la motivazione all’acquisto di una certa vettura, la soddisfazione conseguente e il numero di volte in cui è stato necessario l’intervento in officina. Il campione comprende auto dai 6 mesi agli 8 anni d’anzianità e, per valutarne l’affidabilità, considera solo i veicoli che hanno percorso almeno 1.000 chilometri nell’ultimo anno.
A incidere sulla decisione di acquisto ci sono, nell’ordine: l’affidabilità “percepita” della marca; le esigenze professionali e personali (single, famiglia, lavoro, sport) e, ovviamente, il prezzo.
Poca attenzione invece alle emissioni di CO2 e alla dotazione di optional e, ancora meno, alla fedeltà a una certa marca che, tranne per i clienti FIAT, non rappresenta un fattore determinante per un nuovo acquisto. Sale sul podio dell’affidabilità, fra i 144 modelli di auto nuove analizzate, la lowcost Dacia Logan MCV 1.5 diesel, seguita al secondo posto dalla Peugeot 207 1.400 e, al terzo, dalla Fiat Panda 1200.[!BANNER]
Per quanto riguarda invece le marche, 34 in tutto, Daihatsu, Lexus e Dacia sono le prime tre. Ancora orientali le Case automobilistiche più economiche per la manutenzione ordinaria: Suzuki e Toyota, quest’ultima pari merito con Fiat, versus Jeep e BMW che invece presentano conti salati.
Per stilare la classifica di affidabilità ogni guasto ha ricevuto un giudizio “ponderato”, variabile in relazione alla sua gravità: le difettosità a freni o motore, in grado di compromettere la sicurezza del veicolo, sono state giudicate più importanti rispetto ai piccoli problemi all’impianto di riscaldamento o al sistema di regolazione dei sedili.
Interessante infine lo spaccato sulle abitudini degli automobilisti al momento di recarsi in officina: per un terzo degli intervistati è importante che sia vicino a casa mentre, per molti italiani, la ricevuta fiscale non conta. Ben l’8,3% dei connazionali preferisce che non venga emessa, infatti, contro un molto più modesto 1,2% francese, per esempio.
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