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Lavori stradali ai minimi storici nel 2011

Di Eleonora D'Uffizi
Pubblicato il 20 dic 2011
Lavori stradali ai minimi storici nel 2011
Il settore in crisi, 15.000 addetti in cassa integrazione e le pubbliche amministrazioni che ritardano i pagamenti anche più di un anno.

Il settore in crisi, 15.000 addetti in cassa integrazione e le pubbliche amministrazioni che ritardano i pagamenti anche più di un anno.

Mai così poche commesse per chi costruisce e mantiene le strade negli ultimi vent’anni. Il dato è il risultato delle analisi di chiusura anno della Siteb, l’Associazione italiana bitume asfalto strade, che aggrega circa 300 tra aziende, pubblica amministrazione e liberi professionisti che si occupano di progettazione, costruzione, controllo e manutenzione: nel 2011 sono state utilizzate 27 milioni di tonnellate di asfalto, mentre la quantità che sarebbe stata necessaria a mantenere le strade italiane in condizioni ottimali è di 40 tonnellate.

Un minimo storico che ha avviato la crisi nel settore. Sono 150 su 650 gli impianti di produzione di asfalto fermi a causa della mancanza di richieste, 15.000 gli operai andati in cassa integrazione o licenziati su 50.000 addetti e 500.000 nell’indotto.

La Siteb, pubblicando questo studio, chiede un intervento diretto di Corrado Passera, neo-ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, affinché venga varato un nuovo piano dedicato all’ammodernamento del sistema stradale. Infatti il calo delle commesse riguarda per oltre un terzo la costruzione di nuove opere e la manutenzione delle strade, e a incidere negativamente ci sono anche i pagamenti delle pubbliche amministrazioni che tardano, in alcuni casi, anche più di un anno.

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