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Le auto con motore PureTech hanno un deprezzamento drastico

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 1 apr 2025
Le auto con motore PureTech hanno un deprezzamento drastico
Il motore PureTech di Stellantis soffre di problemi tecnici che ne influenzano il valore sul mercato dell'usato. Opportunità per i nuovi acquirenti

Il recente caso del motore PureTech ha messo in evidenza come un difetto tecnico possa scatenare una reazione a catena sul mercato automobilistico. Al centro delle critiche troviamo la cinghia di distribuzione a bagno d’olio, utilizzata nelle prime versioni di questo propulsore installato su modelli molto diffusi come Citroën C3 e Peugeot 208. La sua fragilità ha causato problemi significativi, tra cui ostruzioni nei condotti lubrificanti e deterioramento dell’olio motore, compromettendo le prestazioni.

Le analisi del mercato

L’impatto sul deprezzamento auto è stato drastico. Nel mercato francese dell’usato, ad esempio, una Citroën C3 con questo motore ha subito una svalutazione record del 13,4% nel 2024, un valore quasi triplo rispetto alla media delle concorrenti a benzina. Questo ha allungato i tempi di vendita, con veicoli che restano in concessionaria fino a 25 giorni in più rispetto a modelli simili.

Per contenere i danni, Stellantis ha introdotto una distribuzione a catena più affidabile nei nuovi modelli e ha persino eliminato il badge “PureTech” dalle carrozzerie in Francia, cercando di ridurre l’associazione negativa. Inoltre, il gruppo ha esteso le garanzie fino a 175.000 km o dieci anni, nel tentativo di riconquistare la fiducia dei consumatori.

Problemi oltre il danno di immagine

Nonostante il danno d’immagine, il mercato usato auto offre opportunità interessanti per gli acquirenti: i veicoli con motore PureTech sono ora disponibili a prezzi inferiori del 6-11% rispetto alla concorrenza. Tuttavia, gli esperti consigliano cautela, suggerendo di verificare attentamente la documentazione relativa alla manutenzione e di pianificare interventi preventivi, come sostituzioni della cinghia e cambi d’olio più frequenti.

Questo caso, soprannominato “PureGate”, sottolinea l’importanza di una gestione accurata dei difetti tecnici per proteggere il valore e la reputazione di un prodotto nel settore automobilistico.

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