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Le cinque cose che non sai del film Veloce come il vento

Di Francesco Parente
Pubblicato il 11 apr 2016
Le cinque cose che non sai del film Veloce come il vento
Uscito nelle sale il 7 aprile, ha tra i protagonisti la Peugeot e Stefano Accorsi

Uscito nelle sale il 7 aprile, ha tra i protagonisti la Peugeot e Stefano Accorsi

Dopo aver proiettato la prima nelle città di Milano, Roma e Bari, “Veloce come il vento” ha iniziato a “correre forte” nelle sale cinematografiche. Ciò che da subito è risaltato all’attenzione degli appassionati di cinema, ma anche di motori, è stato il binomio “Accorsi – Peugeot”, che ha prodotto svariate collaborazioni negli ultimi anni, anche se per lo più si associa la voce dell’attore italiano alle pubblicità delle automobili francesi. Il film riesce a mettere insieme la passione per il mondo dell’automobile (in modo particolare per il motorsport) e una storia familiare complessa e a tratti drammatica.

Al fianco di Stefano Accorsi ha recitato Matilda De Angelis (nel film Giulia De Martino): unica donna in una famiglia che da generazioni lotta nel mondo delle corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, ha diciassette anni e partecipa al Campionato GT, sotto la super visione del padre Mario. Improvvisamente però Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita e a renderle il tutto più difficile ci si mette il fratello Accorsi (nel film Loris), ex campione dei motori che ha detto addio a un futuro brillante come pilota di rally, a causa del suo brutto carattere che lo porta verso la dipendenza alla droga. Nella pellicola diretta da Matteo Rovere, Accorsi si mette al volante della storica 205 Turbo 16 da 400 Cv di potenza massima, mentre tutti i giorni Loris guida una Peugeot 205 GTI 1.9 da 130 Cv.

Arriviamo alle cinque cose che non emergono “di facciata” nel film “Veloce come il vento”.

1.      Si tratta di un film che in parte ha tratto ispirazione dalla vita del pilota di rally Carlo Capone, vincitore del Campionato Europeo di Rally nel 1984, a bordo di una Lancia Rally 037. Dal 1985 il pilota torinese non ha più partecipato a gare ufficiali, ritirandosi definitivamente dalle corse. Nella sua vita alle difficoltà professionali si sono aggiunti drammi personali, che hanno distrutto il suo benessere psicofisico: la tragica morte della giovane figlia e la separazione dalla moglie hanno spinto Capone sulla strada della droga. Oggi vive in Piemonte, all’interno di una struttura protetta che offre assistenza alle persone con patologie psichiatriche.

2.      La mitica Peugeot 205 Turbo 16 da 400 Cv di potenza massima è stata fatta arrivare per l’occasione direttamente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux.

3.      Stefano Accorsi per acquisire le capacità di controllo di una vettura potente come la 205 Turbo 16 ha preso lezioni di guida da un pilota d’eccezione, ovvero il nove volte campione italiano di rally Paolo Andreucci, che ha seguito le riprese del film da istruttore e stuntman.

4.      La “Italian Race” è stata girata nel meraviglioso scenario dei Sassi di Matera, altrettanto “spigoloso” per le riprese veloci della gara clandestina.

5.      Matilda De Angelis ha preso la patente il giorno in cui le è stato proposto il film. Per lei sarebbe stato più difficile girare le immagini di “Veloce come il vento”, se non avesse superato gli esami di guida.

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