Lewis Hamilton vs Trump: è polemica sul video del cagnolino
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Che Lewis Hamilton sia un personaggio in grado di fare discutere, è risaputo. In queste ore, un caso che rischia di trasformarsi in incidente politico aleggia sul circus della F1. Sotto i riflettori c’è, appunto, la prima guida Mercedes, e un video “galeotto” (peraltro cancellato), che raffigura un cagnolino – un Pinscher, ad essere precisi – filmato in un “inequivocabile” atteggiamento nei confronti di un pupazzo le cui fattezze sembrano ritrarre il presidente USA Donald Trump.
L’episodio (probabilmente, il leader della classifica Piloti F1 si è limitato a condividerlo) trae origine dalla condivisione della campagna #takeaknee (inginocchiarsi) in ferma opposizione al presidente degli Stati Uniti, avviata da alcuni campioni americani dello sport e che Lewis Hamilton ha abbracciato, tanto da pubblicare sul proprio profilo Instagram una nota di conferma.
A dare il via all’azione di protesta nei confronti dell’attuale amministrazione federale USA, era stato il quarterback dei San Francisco 49ers, che nei giorni scorsi si era inginocchiato, durante l’esecuzione dell’inno nazionale: un gesto di solidarietà, a dire degli sportivi USA, verso la comunità afroamericana sulle violenze perpetrate dalle forze di polizia.
“Penso che chiunque abbia il diritto di esprimere la propria opinione”, è stata la risposta data da Lewis Hamilton a chi gli aveva fatto notare che non è consueto che un pilota di F1 prenda parte ad un dibattito pubblico. Ed ecco, chiaro come il sole, il video che ha fatto bella mostra di se su Instagram (canale social preferito dal “volante” Mercedes, sul quale conta 5 milioni di followers).
La sequenza del cane che “si diverte” con il biondo pupazzo sembra sia stata giudicata da alcuni fan un po’ eccessiva, tanto che lo stesso Hamilton ha, nel giro di qualche ora, cancellato post e video relativo. La palla, a questo punto, passa alla FIA: non accade sovente che la Federazione internazionale assuma posizioni in merito alle dichiarazioni politiche dei driver (per quanto in genere non le gradisca). Tuttavia, il parere di Hamilton è stato condiviso dal messicano Sergio Perez (Force India).
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