L'ex Juventus, Daniele Rugani, condannato a 6 mesi per guida in stato d'ebbrezza

«Non importa chi sei o quanto guadagni, la legge è uguale per tutti». Questo principio è stato messo in risalto dalla recente condanna inflitta a Daniele Rugani, noto calciatore e attualmente in forza all’Ajax, per guida in stato di ebbrezza. La sentenza, emessa dal tribunale di Torino, prevede sei mesi di reclusione, una multa di 2.000 euro e la confisca della sua amata Maserati Levante, simbolo di lusso e potenza.

Maserati confiscata

L’incidente che ha portato alla condanna risale alla notte del 23 luglio 2023, quando Rugani ha perso il controllo del suo SUV in corso Grosseto a Torino. Gli accertamenti hanno rivelato un tasso alcolemico di oltre 1,50 g/l, triplo rispetto al limite legale. Nonostante i tentativi della difesa di mettere in dubbio l’affidabilità dell’etilometro utilizzato, il giudice Roberto Ruscello ha ritenuto validi i risultati, respingendo le contestazioni.

Il caso ha acceso un dibattito acceso sull’importanza dell’esempio che personaggi pubblici devono offrire alla società. Il mondo dello sport, in particolare, si interroga sulla responsabilità sociale che i suoi protagonisti devono assumere. Questa vicenda, infatti, potrebbe rappresentare un monito per chi ancora sottovaluta i rischi della guida in stato di ebbrezza.

Daniela Rugani, condanna severa per guida in stato di ebbrezza

La severità della condanna Rugani si inserisce in una strategia più ampia volta a combattere un fenomeno che, purtroppo, continua a causare tragedie sulle strade italiane. Un messaggio chiaro e inequivocabile: la sicurezza stradale non è negoziabile, e il rispetto delle regole è un dovere di tutti, indipendentemente dal proprio status sociale o professionale.