Emira

Chi ha detto che le auto sportive debbano per forza essere elettriche nell'era della transizione ecologica?

La Lotus sfida il trend del momento presentando l'Emira, l'ultima supercar con motore termico prima del passaggio all'elettrico. Un canto del cigno che racchiude l'essenza del marchio britannico e si pone come degna erede delle leggendarie Elise, Exige ed Evora, portando con sé il DNA sportivo che ha reso celebre il costruttore di Hethel.

Costruita sulla nuova piattaforma Sport Car Architecture in alluminio, questa coupé biposto a motore centrale rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione e innovazione. Le sue dimensioni contenute - 441 cm di lunghezza per 123 cm di altezza - celano un'anima high-tech evidenziata dalla presenza di due display digitali (10,25 e 12,3) che hanno sostituito la strumentazione analogica, pur mantenendo quello spirito minimalista tipico del marchio.

L'abitacolo segna una netta evoluzione rispetto al passato, con una particolare attenzione al comfort quotidiano. Apple CarPlay, Android Auto e una suite completa di ADAS testimoniano la volontà di Lotus di competere ad armi pari con i costruttori premium, senza tradire la propria filosofia incentrata su leggerezza e prestazioni pure.

Nonostante qualche compromesso in termini di praticità - come il bagagliaio da soli 208 litri e una garanzia limitata a 24 mesi - la Emira si distingue per un design che fonde eleganza e sportività, proponendosi come una delle ultime rappresentanti di quella stirpe di auto sportive analogiche destinate a diventare oggetti da collezione nell'imminente era della mobilità elettrica.

La scelta di non prevedere versioni elettrificate potrebbe sembrare controcorrente, ma rappresenta una dichiarazione d'intenti: offrire un'esperienza di guida autentica e coinvolgente, pensata per gli appassionati più puristi che cercano emozioni genuine al volante.