Nel consueto stile, ruvido, chiaro, sornione, Sergio Marchionne ha parlato dei prodotti, degli stabilimenti italiani e delle alleanze future…
Nel consueto stile, ruvido, chiaro, sornione, Sergio Marchionne ha parlato dei prodotti, degli stabilimenti italiani e delle alleanze future…
Un Marchionne disinvolto, loquace, ironico, che si lascia andare anche a qualche ghiotta anticipazione del mondo che verra’ per il gruppo italoamericano.
I modelli che verranno
Conferme anzitutto sui prodotti. I due mini SUV targati Jeep e Fiat nel riavvio di Mirafiori, tra un anno. Un convinto sostegno del marchio Jeep come chiave di penetrazione in mercati emergenti da cui Fiat e’ assente.
Arriva la Giulia, tardi e prodotta in USA, ma arriva davvero stavolta, entro il 2014. Alcuni alfisti, i romantici, storceranno il naso per le Alfa americane, ma realisticamente non vedo alternative per traghettare fuori il marchio del Biscione dalla marginalizzazione in cui versa e se il mercato americano e’ cosi importante per i concorrenti di Alfa e’ impensabile che non si sfrutti l’unica concreta sinergia possibile.
Conferma anche per il SUV Maserati, basato sulla meccanica Grand Cherokee con la motorizzazione V8 Ferrari, che “non si chiamera’ Kubang”. Al momento il nome piu’ gettonato sembra Cinqueporte, ma la scelta non e’ ancora definitiva.
Negli altri stabilimenti italiani, oltre alla Panda, le eredi di Punto, Bravo e Lancia Delta. Le prime due in particolare vanno male su tutti i mercati e sono chiaramente a fine del loro ciclo, ma la sostituzione, con stile completamente differente avverra’ a cavallo tra 2013 e 2014. Quindi, rassicura Marchionne, nessun timore per le fabbriche italiane “basta che in Italia ci lascino lavorare normalmente”.
In vista un accordo con Renault?
E sul discorso alleanze, sfumata quella con Peugeot, continua la ricerca di un partner con cui affrontare da “compatibili”, questo il termine che Marchionne ha usato, i problemi di sovrapproduzione e costi del recessivo mercato europeo.
Possibile un accordo ad oriente con Suzuki o Mazda, ma in tempi lunghi: “i coreani – aggiunge Marchionne – non c’interessano”. Ma quale puo’ essere un costruttore europeo compatibile con Fiat/Chrysler? Non certo Volkswagen, troppo forte e dominante per un accordo equilibrato. E allora?
A domanda Marchionne sorride e risponde “Renault e’ compatibile“. Non solo, proprio oggi si terra’ un incontro tra i due capi per sondare la fattibilita’ ed i termini di un eventuale accordo. E’ uno scoop clamoroso, peraltro Renault come Fiat con Chrysler e’ saldamente legata a Nissan.
Un accordo tra i due gruppi avrebbe percio’, oltre alla compatibilita’ di brand, gamma prodotti, integrazione di tecnologie, riduzione dei costi, una caratterizzazione davvero globale con Europa, USA e Sud America, Asia. Qualcosa comunque si concretizzera’ a breve, forse gia’ nel corso dell’anno.