Subaru sul mercato americano sorpassa Volkswagen, un risultato che forse dovrebbe attirare l’attenzione delle grandi case automobilistiche.
Subaru sul mercato americano sorpassa Volkswagen, un risultato che forse dovrebbe attirare l’attenzione delle grandi case automobilistiche.
Nel 2012 Subaru ha venduto sul mercato americano 336.441 unità, ha chiuso il 2013 con 424.683 (+ 26%), realizzando la miglior performance della sua storia e scavalcando nientepopodimeno che Volkswagen Division, una volta costruttore straniero leader del mercato americano, che ha chiuso l’anno con 407.704 unità e un calo del 7% in un mercato americano in piena crescita (+ 8%).
Incredibile vero? Il piccolo costruttore giapponese, che in Italia ad esempio ha venduto 3.237 pezzi pari allo 0,3 del mercato e poco meglio ha fatto in Europa, piazza sul mercato americano 425 mila tra auto e crossover, davanti a Volkswagen, distanziando ampiamente Mercedes, BMW, Chrysler, Mazda, Cadillac, Lexus, solo per citarne alcune e surclassando Audi, che chiude con meno di 160.000 unità.
Dov’è il mistero? Come mai un marchio ignorato in Europa e in molti dei paesi emergenti ha questa straordinaria penetrazione nel secondo mercato mondiale?
Analizzando i dati molti punti di forza si chiariscono. Subaru ha venduto nel 2013 245.000 auto – la sportiva BRZ, Impreza, Legacy e soprattutto Outback, più o meno le stesse dell’anno precedente – ma ha più che raddoppiato (da 86.000 a 179.000) le vendite di crossover e SUV: Forester leader da 124.000 pezzi e 54.000 per il nuovo XV. Questo spiega già la chiave di lettura del successo strepitoso presso i consumatori americani.
Subaru costa relativamente poco, tra i 20.000 e 26.000 dollari c’è l’intera gamma, produce in parte negli Stati Uniti, ha una immagine forte di robustezza, affidabilità, buon rapporto qualità/prezzo.
In una parola concilia tanti elementi che attirano il consumatore americano, come la robustezza massiccia e la praticità dei pick-up, la fama “giapponese” della qualità a buon prezzo, la tecnologia originale, una buona rete commerciale.
Se volessimo trovare un paragone sul mercato europeo e’ un po’ lo stesso fenomeno di percezione di solida apparenza e sostanza che ha decretato il clamoroso successo del Nissan Qashqai.
Il fenomeno Subaru dovrebbe attirare e senz’altro lo ha già fatto, i marketing di tutti i grandi costruttori. Nella complessità del mercato automobilistico riuscire ad attirare l’interesse e il credito di un modello o di un marchio è un avvenimento raro e su cui ci si scervella, spesso senza risultato.
Intanto complimenti ai veri vincitori del 2013 del mercato auto USA e chissà che qualcuno non ne sia ispirato per un nuovo inatteso successo di marchi che trovino finalmente la via per una propria immagine vincente.