Range Rover Evoque: obiettivo distinguersi

Fabrizio Brunetti
21 Luglio 2010
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Range Rover Evoque: obiettivo distinguersi

La prossima estate entrerà di prepotenza nel variegato e sempre più ricco mondo dei SUV poco fuoristradistici e molto modaioli…

La prossima estate entrerà di prepotenza nel variegato e sempre più ricco mondo dei SUV poco fuoristradistici e molto modaioli…

Una campagna di lancio appena iniziata e che proseguirà sino alla prossima estate, quando finalmente l’attesissima, modaiola, aggressiva, snella ma possente Evoque sarà finalmente sulle strade… cittadine.

La Land Rover, quella della Range certo, ma anche quella del mitico duro e puro Defender, entra così con molto clamore in un segmento di mercato – i cui contorni sono sempre più difficili da delimitare – che sembra diventato il nuovo eldorado dei produttori, sia dei marchi generalisti che di quelli premium. Mi riferisco ovviamente al comparto dei cosiddetti Sport Utility che come la Evoque hanno in comune un aspetto robusto e una elevata altezza da terra associate però ad un’immagine dinamica che strizza l’occhio a suggestioni diverse da quelle tradizionali e le fa preferire alle classiche berline, station wagon e monovolume da un pubblico che mai le userà in fuoristrada.

Una categoria che negli ultimi tempi sembra ormai divenuta sinomimo di crossover rendendo sempre più difficile e sorpassata la tradizionale classificazione dei modelli per segmento di appartenenza. Basta pensare alla Skoda Yeti, alla Mini Countryman, alla Dacia Duster, alla gloriosa Panda con l’aria da minisuv, al fenomeno Nissan Qashqai, alla Peugeot 3008, alla Kia Soul… diversissime tra loro, ma difficili da delimitare in un segmento tradizionale.

E dunque la Land Rover by Tata, in piena fase di valorizzazione dell’immagine premium del marchio, sfrutta l’ottima base del Freelander, per la prima volta anche a sole due ruote motrici, per entrare con autorevolezza in questo mercato modaiolo e ricco.

Non è la sola certo, anche altri marchi che non erano presenti entreranno nei prossimi due anni con le loro nuove proposte – come Fiat ad esempio che declinerà offerte di nuovi SUV compatti e accattivanti anche con i marchi Alfa Romeo e Lancia – ma la Evoque ha davvero lo stile e l’immagine che attireranno sul marchio della Range un pubblico che sino ad ora non si sarebbe orientato su una Land Rover.

La Evoque è bella davvero, frontale alto dagli occhi affilati che suggeriscono lo slancio del padiglione sfuggente e fiancata con i passaruota marcati, è al tempo stesso slanciata ed aggressiva, ma solida.[!BANNER]

Basta confrontarla ad esempio con i goffi volumi della BMW X1 (e della prossima X3 sua fotocopia) o a quelli disegnati con l’ascia del Mercedes GLK, per rimanere affascinati dal buon lavoro del team di Gerry Mc Govern, direttore del centro stile Land Rover. Anche oggi nelle motivazioni d’acquisto l’appeal della linea resta quella prioritaria e quindi la Evoque parte con il piede giusto.

Non sarà propriamente a buon mercato, con una fascia di prezzo simile a BMW X1, Audi Q5 e Mercedes GLK, orientativamente tra i 35.000 e i 45.000 euro.

Avrà certamente una versione ibrida, accanto al 3.2 benzina e al 2.2 diesel che già equipaggiano il Freelander.. ma ne sapremo di più al Salone di Parigi il prossimo ottobre, anche se mi sento di profetizzare oltre al gran successo anche una prevalenza nelle vendite della versione a due ruote motrici rispetto alla 4X4… d’accordo le buche ma in città, dove preferibilmente la Evoque si farà vedere, ci sono pochi terreni accidentati.

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