Lotus Esprit: cancellata la futura produzione?
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Dopo la sostituzione di Dany Bahar alla guida della Lotus, la futura sportiva del marchio inglese rischia di essere accantonata.
Sono passati esattamente due anni da quando al Salone di Parigi 2010, Lotus aveva scosso il mondo automobilistico presentando ben 5 nuovi modelli – 4 sportive (Elan, Esprit, Elise e Elite) e una citycar ibrida – capaci di stravolgere il nobile marchio inglese e catapultarlo in una nuova e fiorente era.
Il progetto di rinnovamento della Casa britannica era stato fortemente voluto dall’allora amministratore delegato del Gruppo, Dany Bahar, che con la sua politica visionaria avrebbe voluto portare la Lotus ai vertici delle case automobilistiche sportive. Purtroppo non sempre i sogni si realizzano, e in questo caso il triste epilogo di questa storia arrivò poco tempo dopo, con la cacciata di Bahar dal vertice della Lotus a causa di una profonda ristrutturazione effettuata dalla malese DRB-Hicom, nuova proprietaria del marchio. Bahar fu anche accusato di irregolarità finanziare, e per questo motivo, l’ex CEO di Lotus ha deciso di intraprendere un’azione legale da 10,6 milioni di dollari contro la DRB-Hicom, portando la questione all’alta corte di Londra. Secondo Bahar, il suo è stato un licenziamento senza giusta causa ed inoltre si è dichiarato totalmente estraneo a qualunque appropriazione di denaro per scopi personali.
In questa situazione a dir poco caotica, i piani industriali di casa Lotus – considerati troppo ambiziosi per le casse del Costruttore – non potevano che subire un pesante contraccolpo. Una delle conseguenza potrebbe infatti essere l’eliminazione del progetto Esprit, l’erede dell’omonima coupè ad alte prestazioni prodotta dalla Casa di Ethel dal 1975 al 2004 con vari tipi di motorizzazioni e successivamente sostituita dalla Lotus Evora. La nuova generazione della Esprit doveva essere lanciata sul mercato nel 2013, forte di un potente propulsore V8 da 4.8 litri montato in posizione centrale – questa volta interamente progettato dalla Casa – in grado di sprigionare una potenza massima variabile da 570 a 620 CV a seconda della versione scelta .
Oltre all’inedito V8, con la nuova Esprit doveva debuttare anche un inedito telaio modulare capace di una leggerezza e una rigidità torsionale ai massimi livelli della categoria. Inoltre sia il V8 che il telaio sarebbero stati utilizzati – con le dovute modifiche – anche su altri modelli della Casa, in modo da abbattere i costi di produzione, senza intaccare le prestazioni delle vetture firmate Lotus. Per il momento non si può che attendere le decisioni definitive del colosso malese – proprietario anche della Proton – e incrociare le dita. Anche perché una cosa e certa, se il futuro della nuova Esprit rimane incerto, quello dell’intero marchio Lotus non lo è da meno.
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