Lotus: nel nome di Jim Clark festeggia 70 anni al Goodwood Festival of Speed
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Ad una manciata di ore dal “taglio del nastro” del Goodwood Festival of Speed 2018 – la rassegna aprirà i battenti giovedì 12 luglio per concludersi domenica 12 – una nuova celebrazione va ad aggiungersi ai festeggiamenti in programma. E si tratta di un secondo importante incontro con uno dei grandi “brand” dell’auto che festeggiano una data da ricordare: i settant’anni di Lotus. Il marchio creato nel 1948 da un allora giovanissimo Colin Chapman porta, quale “data di nascita”, lo stesso anno di fondazione di Porsche, anch’essa protagonista a Goodwood (per l’occasione, una scultura a tema ne illustrerà il “compleanno”).
I settant’anni di Lotus saranno accompagnati, all’imminente Goodwood Festival of Speed, da una “antologia vivente” della factory di Hethel, che nel dopoguerra mosse i primi passi in un garage nella North London, dove un ventenne Colin Chapman, già studente di Ingegneria, “armato” soltanto di un trapano e di tanta passione, trasformò una vecchia Austin Seven del 1930 e diede così origine, attraverso il “progetto” Mark 1 poi replicato in ulteriori varianti (che venivano vendute anche in scatola di montaggio: una consuetudine comune a molte altre piccole aziende britanniche dell’epoca) fino all’avvento della leggendaria “Seven”, modello-spartiacque per la carriera imprenditoriale di Chapman.
Nel dettaglio, al Goodwood Festival of Speed 2018 i settant’anni di Lotus vedranno la presenza di alcune delle vetture-simbolo dell’azienda di oltremanica: dalla Lotus 25 che con Jim Clark vinse nel 1963 il Campionato mondiale F1 (prima corona idridata per la factory di Hethel) alla altrettanto celebre Lotus 49 che con Graham Hill conquistò il mondiale F1 nel 1968 (il primo dell’allora nascente “epoca degli alettoni”), fino alla Lotus 97T che diede ad Ayrton Senna la prima vittoria in un Gran Premio. Oltre a queste, altre Lotus saranno presenti al Goodwood Festival of Speed: da segnalare, per gli appassionati di storia della tecnica da competizione, la Lotus 56 a turbina, prima ed unica monoposto di F1 ad essere equipaggiata con questo sistema di propulsione (alimentato a kerosene); oltre ovviamente ad una rappresentanza della propria attuale produzione.
Particolarmente atteso, a conferma del legame che intercorse fra Colin Chapman ed il due volte campione mondiale F1 (1953 e 1965) il tributo a Jim Clark, nel quale l’ente morale Jim Clark Trust assumerà il ruolo di figura benefica “ufficiale” alla kermesse del West Sussex: il Jim Clark Trust osserverà, a Goodwood 2018, il mezzo secolo dalla scomparsa del bi-campione del mondo, che costruì la propria carriera agonistica nelle monoposto insieme a Lotus: 72 volte al via di un GP, 25 volte vincitore ed in 33 occasioni autore della pole position; trionfatore alla 500 Miglia di Indianapolis 1965 e specialista fra le vetture Turismo con la altrettanto leggendaria Ford Cortina Lotus, sono il “curriculum” sportivo che lega la figura di Jim Clark alla storia Lotus.
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