Lotus... tra nuovi modelli e possibili cessioni
La storica casa inglese Lotus ancora una volta si trova nell’incertezza di riuscire a superare la crisi che ha investito il mercato dell’auto.
Nell’anno del suo 60° anniversario di fondazione Lotus, storica casa automobilistica inglese fondata da Colin Chapman nel 1952, si trova ancora una volta ad affrontare il futuro con una pesante incertezza economica.
Il marchio è stato recentemente acquistato dalla malese DRB-Hicom che, attualmente, sta ancora decidendo se confermare l’investimento di 500 milioni di sterline previsto dal precedente proprietario Proton per il rilancio del marchio che prevede nuovi modelli sportivi, oppure studiare una nuova strategia di investimento.
Dany Bahar, amministratore delegato di Lotus, è comunque fiducioso sul futuro del marchio. “Lotus resta un’azienda speciale e io sono convinto che possiamo riportarla al top. Abbiamo una lista di 1127 vetture ordinate, ma il subentro nella proprietà ha causato un periodo molto difficile dal punto di vista finanziario. Abbiamo trascorso le ultime due settimane discutendo con il nuovo proprietario il nostro piano di investimento e tutti gli aspetti del business, ora stanno valutando il da farsi. E’ anche nel loro interesse risolvere la situazione il più presto possibile.”
Il piano di rilancio originale prevede l’introduzione di 5 nuovi modelli sportivi, tra cui una nuova Lotus Esprit, che porterebbero a 6.000 il numero di vetture prodotte all’anno contro le attuali 2.000 creando anche 1.100 nuovi posti di lavoro. Piano che, però, sembra DBM voglia rivedere leggermente al ribasso, introducendo solo 4 modelli sportivi affiancati da una piccola citycar di lusso.
L’alternativa a questo piano di rilancio sarebbe una ennesima cessione del marchio Lotus, che nella sua storia ha già avuto più di 20 proprietari. In prima fila tra gli acquirenti potenziali si trova la cinese Geeley, già proprietaria di Volvo.
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