Marcegaglia: Assurdo il no Fiom su Pomigliano
Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha commentato piuttosto negativamente il no di Fiom-Cigl all’accordo con Fiat su Pomigliano d’Arco
Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è rimasta molto sorpresa dal fatto che il sindacato Fiom abbia rifiutato un accordo con Fiat in merito al destino dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, definendolo “irricevibile” perché simile a un ricatto.
“Secondo noi è incredibile che ci sia un no – ha detto laconica – perché è pronunciato davanti a un’azienda che prende la produzione della Fiat in Polonia e la riporta in Italia dopo aver investito 700 milioni di euro“. La Marcegaglia resta inoltre in attesa di vedere l’esito del referendum tra gli operai dello stabilimento campano, che dovranno accettare o meno l’accordo che per ora è stato firmato da Fim, Uilm, Fismic e Ugl.
A quest’ultimo referendum tra le tute blu è legato l’effettivo sblocco degli investimenti Fiat che, come detto, avranno come principale obiettivo quello di portare la produzione della futura Panda dal sito polacco a quello vicino Napoli. Già, perché il Lingotto è stato molto chiaro: prima di iniziare, occorre avere il consenso di tutti visto che la posta in gioco è molto alta “nonostante – ha detto Rocco Palombella della Uilm – siano ridotti alcuni diritti ma a fronte del mantenimento in piedi di una fabbrica”. Commenti positivi anche dalle altre sigle firmatarie.[!BANNER]
Sul rifiuto della Fiom di sottoscrivere l’accordo si sono levati commenti riprovevoli anche da parte di altre sigle sindacali, oltre che al ministro del Welfare Maurizio Sacconi e dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
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