Marchionne: Fiat-Chrysler a quota 6 milioni nel 2014
Secondo Marchionne la fusione Fiat-Chrysler non avverrà nel 2012. Intanto, nel 2011 il gruppo venderà 4,2 milioni di auto (6 milioni nel 2014).
In un intervento da Londra presso l’associazione degli industriali inglesi, Sergio Marchionne è tornato a parlare della fatidica soglia di sopravvivenza di 6 milioni di auto, mostrandosi ottimista per la situazioen di Fiat-Chrysler.
Secondo Marchionne nel giro di qualche anno la competizione sarà fatta da 5 o al massimo 6 gruppi e non più singole aziende. Tra questi ci sarà anche il gruppo da lui guidato che, in qualche modo, dovrà valutare una maggiore forma di integrazione.
Il manager italo-canadese non ha nascosto la sua soddisfazione per i risultati raggiunti nel 2012 e per gli obiettivi per il prossimo biennio: se a fine anno saranno 4,2 i milioni di vetture che il gruppo venderà in tutto il mondo, nel 2014 si punta ad arrivare a quota 6 milioni, “raggiungibili però – ha detto – a patto di trovare nuovi mercati in cui vendere”.
Intanto, nell’attesa l’amministratore delegato ha escluso a breve la fusione tra Fiat e Chrsyler dichiarando che questa non è in agenda nel 2012, se ne parlerà probabilmente nel 2014.
La presenza davanti alla “Confindustria britannica” è stata anche l’occasione per fare un breve cenno alla situazione politica italiana: “Il nuovo presidente del Consiglio, Mario Monti, ha tutto il sostegno della Fiat e del nostro gruppo. Mi auguro che il nuovo inquilino di Palazzo Chigi, tuttavia, sappia por mano alle riforme che chiede il mercato e che aiuteranno Fiat a mantenere fede agli impegni presi, che vedono investimenti di cospicue somme”.
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