A Detroit, Marchionne: Alfa Romeo rimarrà Fiat
L’Alfa non è in vendita, ma il 2010 sarà un anno decisivo. Urge un rilancio e una presenza più forte nei segmenti di dominio tedesco
Il marchio Alfa Romeo è e rimarrà una colonna portante del gruppo Fiat. Con queste parole si può sintetizzare l’intervento dell’AD del Lingotto Sergio Marchionne, intervenuto nella giornata di ieri tra i padiglioni del Detroit Auto Show.
Dunque il biscione non si tocca, ma nel contempo non ci si può nascondere dietro gli specchi, urge un deciso rilancio. “Dobbiamo essere realistici riguardo a cosa Alfa può e dovrebbe fare”, ha spiegato il manager. “Il 2010 da questo punto di vista sarà un anno cruciale, per capire le possibilità di manovra nei segmenti di mercato medio-alti”, dove sono i tedeschi a farla da padrone. “Sinora le strategie hanno prodotto risultati relativamente modesti, ma è giusto citare anche dei piccoli miglioramenti“.[!BANNER]
Parole di speranza e fiducia, com’è nello stile di un dirigente che ora punta molto sulel potenzialità della scena americana. A distanza di qualche decennio, le vetture Alfa torneranno sull’altra sponda dell’Atlantico, con l’obbiettivo di conquistare da subito buoni consensi.
La strategia del brand Fiat si concentrerà dall’altra parte sul recupero a pieno regime di Chrysler. C’è da cancellare al più presto il -36% registrato alla voce vendite nel 2009. Tutto comincerà da un forte investimento sui cervelli: “Stiamo per incrementare il personale”, ha affermato Marchionne. “Sarà una costruzione graduale e in parte avverrà attraverso assunzioni a tempo determinato. Abbiamo bisogno di ricostruire lo zoccolo duro dei talenti”.
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